REGGIO EMILIA – All’ultimo respiro, il Cesena di Di Carlo trova giustizia e un punto che fa bene a morale e classifica, in vista della sosta natalizia. Il Sassuolo ha di che recriminare, in questo pareggio interno, che chiude il suo 2014, ma non per il gol subito allo scadere: preponderante nella prima metà di gara, la squadra neroverde non concretizza la propria superiorità e passa solo in piena ripresa, grazie ad un rigore tutt’altro che solare, trasformato da Zaza. La reazione del Cesena, che già era piaciuto di più dopo l’intervallo, porta risultati solo allo scadere, quando Zé Eduardo insacca per il definitivo 1-1.
SANSONE FUORI DAGLI UNDICI – Di Francesco sorprende tutti rinunciando a Sansone dal 1’, preferendogli Floro Flores, ma a conti fatti pesano di più i rientri di Peluso e Vrsaljko, che fanno un gran lavoro sulle fasce (meglio il secondo, efficace anche nella ripresa). Di Carlo piazza Defrel alle spalle di Hugo Almeida, lasciando Brienza in panchina: a metà gara si ricrederà, inserendo l’ex Palermo che cambierà marcia ai romagnoli.
PARTONO MEGLIO I NEROVERDI – Il primo tempo vede un Cesena quadrato, ben messo in campo, ma incapace di pungere. Col passare dei minuti, la qualità del Sassuolo viene fuori e gli ospiti, che avevano raccolto un solo punto in trasferta prima di oggi, abbassano pericolosamente il loro baricentro. Per fortuna dei romagnoli, c’è Leali a far buona guardia, nonostante diverse incertezze nelle uscite, dovute anche alla nebbia. Il tridente sassolese ha le polveri bagnate e il portiere bianconero si ritrova tra le mani due colpi di testa da posizione pericolosa, firmati da Acerbi e da Berardi.
DISASTRO DEL GIUDICE DI PORTA – Sale di tono il Cesena e se ne giova lo spettacolo nella ripresa, con continui capovolgimenti di fronte, ed Acerbi è provvidenziale in due occasioni nella propria area, allontanando palloni velenosi. Nel suo primo vero momento di difficoltà, il Sassuolo trova l’aiutone che sblocca il match. Vrsaljko si tuffa in area, simulando un contatto con Magnusson: Cervellera lascia correre ma il giudice di porta lo convince a cambiare idea: ne approfitta Zaza, che spiazza Leali e sembra decidere il match ad un quarto d’ora dal termine.
RISPOSTA VEEMENTE – La reazione dei romagnoli, dopo l’ingiustizia subita, è quella che qualunque allenatore auspicherebbe: rabbia e determinazione vengono concentrate nelle sortite offensive, non in inutili proteste, anzi è il Sassuolo a collezionare cartellini per provare ad arginare le folate bianconere. Brienza sfiora il gol del pari con un bel sinistro in area, Pomini si guadagna la pagnotta su una botta di Defrel da ottima posizione. Sembra una partita stregata, ma è proprio Defrel a pennellare il pallone giusto per Zé Eduardo: la zuccata si traduce in rete, quella che decreta un pareggio che, ai punti, appare giusto.
SASSUOLO-CESENA 1-1 (0-0)
SASSUOLO (4-3-3): Pomini 6.5; Vrsaljko 6.5, Terranova 6, Acerbi 7, Peluso 6; Taider 6 (25′ st Floccari 5.5), Magnanelli 6, Missiroli 6; Berardi 5 (27′ st Biondini 6), Zaza 6, Floro Flores 5 (17′ st Sansone 5.5). (16 Polito, 86 Celeste, 3 Longhi, 5 Antei, 20 Bianco, 23 Gazzola, 6 Chibsah, 33 Brighi, 14 Pavoletti). All.: Di Francesco
CESENA (3-5-1-1): Leali 6.5; Capelli 6.5, Lucchini 6 (35′ st Succi sv), Magnusson 6; Giorgi 7, Carbonero 5.5 (1′ st Brienza 7), Cascione 6, Ze’ Eduardo 7, Mazzotta 6.5; Defrel 7; Hugo Almeida 5.5 (35′ st Rodriguez sv). (30 Agliardi, 81 Bressan, 15 Krajnc, 10 Coppola, 2 Nica, 4 Valzania, 8 De Feudis, 56 Pulzetti, 61 Garritano). All.Di Carlo
ARBITRO: Cervellera di Taranto
RETI: nel st 31′ Zaza su rigore, 49′ Ze’ Eduardo
ANGOLI: 12-6
RECUPERO: 0′ e 4′
AMMONITI: Peluso, Berardi, Missiroli, Magnanelli per gioco scorretto; Defrel per proteste
SPETTATORI: 10.050.
Fonte: Repubblica