Roma, Garcia all’attacco: ”Più ci daranno fastidio, più lotteremo”
ROMA – Alle 14 la convocazione presso la Corte di Giustizia Federale per discutere il ricorso sulla squalifica inferta per il concitato post partita di Genova. Rudi Garcia è nervoso, non ci sta nei confronti di quella che ritiene a tutti gli effetti un’ingiustizia. Non vuole però alimentare ulteriori polemiche, né tanto meno parlare di accerchiamento; quello che dice in conferenza stampa, tra una battuta sarcastica e l’altra, rende l’idea di come il francese abbia vissuto il responso del Giudice Tosel, in questi ultimi giorni.
GARCIA AL CONTRATTACCO – “Sotto al tunnel c’era una persona che ancora non ho conosciuto, prima gli ho dato una bastonata sul ginocchio, poi ho preso una pistola e gli ho sparato su un piede – ha dichiarato rispondendo alle domande dei cronisti – A parte gli scherzi, a breve andremo a discutere il ricorso ma una cosa intendo dirla: più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo”.
Se l’ombra di un accerchiamento non merita la risposta dell’allenatore giallorosso, sul lancio di oggetti che ha impedito ai suoi calciatori di rientrare nella pancia del Marassi, Garcia fa la voce grossa: “In Italia ho un’esperienza di soli diciotto mesi ma almeno in due occasioni ci siamo già sentiti in pericolo. Questo non può accadere in uno stadio, i primi che vanno tutelati sono i giocatori e le persone dello staff. Il vostro è un paese fantastico e non bisogna fare un paragone tra ciò che accade nel calcio e quello che succede fuori: non sono un dirigente né un responsabile del calcio italiano – ha continuato Garcia – Ci sono cose da migliorare ma non è il mio compito. Devo adattarmi alle regole, nonostante alcune sembrino un po’ strane: essere giudicato e condannato per due giornate, sulla base di una dichiarazione spontanea di un non tesserato senza ascoltare il mio punto di vista, è un qualcosa di inaccettabile”.
TESTA AL MILAN – Non accetta di entrare in polemica con la Juventus e le recenti battute del tecnico bianconero sul suo conto; confida nella possibilità di ritrovare Holebas (anche per il greco verrà discusso nel pomeriggio il ricorso) già per la sfida di sabato sera contro il Milan: “Aspettiamo questo pomeriggio per vedere se sarà disponibile o meno, non mi mancano soluzioni e sono tranquillo che chiunque schiererò giocherà bene”. Davanti alla chance di accorciare nuovamente le distanze sulla Juventus, lo scoglio è quello del Milan di Inzaghi e Menez: “Jeremy è un giocatore di talento, che ha delle giocate incredibili e imprevedibili. Quando prende la palla non si sa mai quello che succederà e dovremo essere bravi a fare in modo che non faccia una grande partita”. Ma, come sempre, la testa è interamente sul gioco espresso dalla propria squadra e la richiesta ad alta voce è quella della massima concentrazione: “L’ambizione non è cambiata, abbiamo tre competizioni da giocare e la cosa più importante per me è il campionato, perché è la strada più corta per tornare ad incontrare grandi squadre in Champions League”. Poi, scherzosamente aggiunge: “Magari un po’ meno grandi di quelle che abbiamo incontrato quest’anno nel girone”.
IL REGALO DI NATALE – Sui rossoneri il giudizio del tecnico invoca rispetto e attenzione tattica: “Sono una buona squadra con buoni giocatori, hanno cambiato allenatore ma rimane il fatto che è pur sempre il Milan. Contro qualunque squadra, però, noi dobbiamo fare il nostro gioco: è l’ultima gara dell’anno e vogliamo fare di tutto per mettere i tre punti sotto l’albero di Natale dei nostri tifosi”. In attesa che sia la Corte di Giustizia Federale a fare il regalo anticipato a Rudi Garcia.
as roma
- Protagonisti:
- Rudi Garcia
Fonte: Repubblica