NAPOLI – L’ha fatto solamente in casi eccezionali, nei dieci anni della sua presidenza. Aurelio De Laurentiis non ha l’abitudine di intromettersi nelle vicende tecniche e con l’arrivo di Benitez si era defilato ancora di più, fidandosi ciecamente dell’operato del suo stimatissimo allenatore. Fa dunque ancora più effetto l’entrata a gamba tesa del numero uno del Napoli, che ha deciso di cambiare strategia e ha spedito i giocatori in ritiro punitivo, dopo la pesante sconfitta incassata nel posticipo di San Siro contro il Milan. I sempre più deludenti azzurri non l’hanno passata liscia, questa volta: notte in clausura nella sede di Castel Volturno e stamattina tutti in campo, a disposizione di Rafa, che invece aveva confermato per oggi l’ennesimo (e abbastanza discutibile) giorno di vacanza. Non è il momento di abbassare ulteriormente la guardia, con la squadra nel caos e i pressanti impegni già dietro l’angolo. Giovedì sera arriva infatti il Parma al San Paolo per l’anticipo di campionato e venerdì è prevista la partenza per il Qatar, dove il 22 dicembre è in programma la finale di Supercoppa contro la Juve. C’è il rischio di compromettere in maniera quasi definitiva la stagione, iniziata male (con il ko nel preliminare di Champions League) e mai all’altezza delle aspettative.
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Il sesto posto in classifica è una mortificazione inaccettabile, per De Laurentiis, che in estate aveva dichiarato apertamente di voler lottare per lo scudetto. Ma la resa di Milano ha messo in serio pericolo anche l’obiettivo minimo di rimanere nella scia di Juventus e Roma, come terza forza del campionato. Si spiega così la reazione tanto decisa del presidente, che ha scavalcato per la prima volta perfino Benitez e preso in mano la situazione. Il ritiro punitivo non rimarrà un provvedimento isolato. Domani il numero uno azzurro è atteso in città e parlerà con durezza alla squadra, durante la cena prevista per gli auguri di Natale. Il Napoli deve reagire subito, ritrovando l’unità di intenti che è mancata nelle ultime gare. Le accuse di Rafa ai giocatori, specie ai big, sono la spia del malessere all’interno dello spogliatoio. Grave come le sconfitte.
Anche per questo De Laurentiis ha mandato tutti in ritiro: per facilitare il confronto tra Benitez e i suoi giocatori, che avranno più tempo per guardarsi negli occhi. Già stamattina c’è stato il primo confronto. Il presidente pretende immediatamente una svolta, per evitare che la stagione del Napoli vada in fumo. ssc napoli
- Protagonisti:
- aurelio de laurentiis
- rafael benitez