Il presidente della Figc proporrà l’uso della tecnologia della linea di porta in serie A dalla prossima stagione e la contemporanea abolizione degli arbitri di porta: scelta quasi obbligata dopo che il Coni ha ridotto il contributo di 25 milioni di euro
Carlo Tavecchio proporrà l’uso della tecnologia della linea di porta in serie A dalla prossima stagione e la contemporanea abolizione degli arbitri di porta. Una scelta quasi obbligata, spiega lo stesso presidente della Figc ai microfoni de “La Politica nel Pallone”, dopo “che il Coni ha ridotto il contributo di 25 milioni di euro e ce lo ha comunicato a ottobre, una situazione quasi insormontabile”. E se per quest’anno la Figc è comunque riuscita a recuperare in qualche modo 11 milioni, ne restano fuori 12,5-13 “e siamo in grandissima difficoltà”.
“Il nostro bilancio è di 180 milioni – spiega Tavecchio – e la spesa più alta è quella arbitrale, arriva a un terzo del bilancio”. Ecco perchè è quasi necessario indirizzare il calcio italiano verso la tecnologia, con buona pace degli assistenti addizionali che tra l’altro, ricorda Tavecchio, “sono presenti solo in Italia e in 18-19 piccole nazioni europee. Abbiamo necessità di ridurre i costi, dovremo togliere anche quasi 9 milioni di euro a Lega Pro e Lega di B”.
Fonte: SkySport
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