Parma, Donadoni: “Non può andare sempre male, serve l’aiuto del pubblico”
PARMA – Serve una vittoria per provare a dare una svolta alla stagione. Contro la Lazio Roberto Donadoni vuole i tre puni e si affida anche alla legge dei grandi numeri per cercare di risollevare il morale a una squadra che ha perso 11 partite su 13 ed è ultima in classifica. Il suo Parma è spesso uscito dal campo senza meritare la sconfitta e dopo il ko di domenica scorsa a Palermo, al Tardini arriva la Lazio di Pioli. “Al Barbera abbiamo perso, ma dobbiamo leggere la partita in chiave positiva – spiega il tecnico dei crociati in conferenza stampa -. Non è mai facile gestire una sconfitta dal punto di vista del morale, perché lascia sempre un po’ disarmati, ma non può sempre girare male e sappiamo che solo attraverso la prestazione possono arrivare i risultati. Domani siamo chiamati a ripetere la prova di domenica scorsa, contro una squadra, la Lazio che ha valori superiori al Palermo e di questo siamo consapevoli”. Donadoni sa che contro i biancocelesti serve una grande partita. “La Lazio arriva da un risultato positivo in Coppa e non conta che sia arrivato contro un avversario che disputa la serie B – spiega, riferendosi al successo dei biancocelesti contro il Varese -. Non è mai facile affrontare queste gare, anche perché a volte si utilizzano giocatori che hanno ‘meno gamba’ rispetto ad altri per il semplice fatto che hanno giocato meno. La Lazio ha grande qualità: il dubbio su chi schierare tra Djordjevic e Klose fa capire che rosa hanno a disposizione. Dovremo fare una prestazione accorta”.
“SERVE IL SOSTEGNO DEI TIFOSI” – “La Lazio, attacco a parte, ha centrocampisti che si inseriscono bene, come Parolo e Lulic – ha proseguito Donadoni -. Nello sviluppo del gioco dovremo essere bravi a posizionarci e avere grande determinazione”. E dire che Lotito lo aveva cercato per dargli la panchina ora del parmigiano Pioli. “Intanto ritengo Pioli un allenatore e prima ancora una persona di valore. Ha principi di un certo tipo che sono quelli giusti nella vita e nello sport in generale. Per quanto mi riguarda quando faccio una scelta la porto avanti fino in fondo. Pensare a ritroso non rientra nelle mie corde. Per me è importante risollevare il Parma perché da questa situazione vogliamo fortemente uscire”. Per farlo serve l’aiuto del pubblico, anche se domani al Tardini potrebbe esserci un clima difficile visto l’andamento della squadra. “Non mi aspetto nulla in particolare se non che i giocatori onorino la maglia prima di tutto per se stessi – spiega Donadoni -, poi mi auguro che il pubblico ci dia una mano anche se gli abbiamo dato poche soddisfazioni quest’anno. I ragazzi hanno bisogno del sostegno dei tifosi”.MIRANTE ANCORA IN DUBBIO – Spazio poi ai singoli e alle condizioni degli acciaccati, a partire da Mirante e Jorquera. “L’allenamento di oggi sarà un test decisivo: Mirante si è allenato con la squadra, ma ha fatto un lavoro che possiamo definire controllato. Se non dovesse farcela comunque c’è Iacobucci che ha disputato due buone gare. Stessa cosa si potrebbe dire per Jorquera: è sulla via del pieno recupero”. Non ci sarà Felipe, in lizza per il suo posto Santacroce e Mendes. “Partono alla pari, anche se hanno caratteristiche diverse. Dovrò capire innanzitutto le loro motivazioni”. Per quel che riguarda il centrocampo, Donadoni spiega: “Prediligo come sempre i giocatori che mi danno le maggiori garanzie, a partire dalla condizione fisica. Galloppa per esempio è riuscito ad aumentare il minutaggio. Dovrò essere attento a questo tipo di discorso, scegliere il giusto mix, altrimenti ci si trova nella condizione di dover fare cambi obbligati e poi se serve fare cambi tattici non se ne ha più la possibilita’”. Donadoni conclude parlando di De Ceglie. “Con la Juve è stato sostituito perché infortunato ad un adduttore e poi ha avuto un problema a un dito che ancora un po’ lo limita. Comunque si sta allenando regolarmente”.
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