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Napoli: il pareggio soddisfa De Laurentiis, ma lo scudetto ormai è un miraggio

NAPOLI – L’incertezza è una fastidiosa esclusiva dei tifosi, non del tutto convinti che il bicchiere azzurro sia davvero mezzo pieno, nonostante il terzo posto in classifica e il decimo risultato consecutivo in campionato: strappato solamente in extremis grazie al gol nel recupero di Duvan Zapata, a Marassi. Juventus e Roma sono scappate di nuovo, infatti: rispettivamente a +11 e +8, un abisso scavato dalle prime due in sole 13 giornate. E il Napoli, tra l’altro raggiunto pure dal Genoa, deve già accontentarsi di guidare il resto del gruppo: senza apparenti chance di puntare più in alto. Ma ad Aurelio De Laurentiis va bene così. “Complimenti ragazzi, non era facile. Pareggiare in inferiorità e chiudere in attacco in casa della Samp è una bella prova di carattere”, ha scritto su Twitter il presidente, elogiando ancora una volta la sua squadra.

Niente da ridire, insomma: a dispetto dei 5 punti in meno rispetto al torneo scorso, in cui il gruppo di Benitez era partito decisamente meglio, pur dovendosi sobbarcare il peso supplementare di un duro girone di Champions. Nemmeno l’allenatore spagnolo ne fa un dramma, però. “Siamo dove meritiamo di essere…”. Parole pronunciate con il suo solito sorriso, che tuttavia lasciano trasparire un po’ di delusione e impotenza.

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Le ambizioni estive, quando De Laurentiis parlava apertamente di scudetto, sono molto lontane. Di più, almeno per il momento, il Napoli non riesce o non sa dare: tra alti e bassi che non sono da grandissima squadra. E se il presidente e Benitez se ne stanno facendo una ragione, se non altro ufficialmente, non vale lo stesso discorso per i giocatori: più allineati sulla delusione dei tifosi. Marek Hamsik, tra i più in crisi, ha recriminato attraverso il suo sito ufficiale sul pareggio nel posticipo con la Samp: “Purtroppo abbiamo conquistato solo un punto. Le prime della classe hanno vinto e così è aumentata di nuovo la distanza tra noi e loro. Nelle prossime partite vogliamo fare meglio e riavvicinarci alla cima della serie A…”, ha promesso il capitano azzurro, rifiutando di rassegnarsi con più di mezzo campionato davanti a un ruolo di sparring partner. Ma i buoni propositi non basteranno per accorciare le distanze su Juventus e Roma.

Pure a Genova il gruppo di Rafa ha confermato i suoi limiti: tecnici e tattici. L’organico resta incompleto ed è bastato l’infortunio di Insigne per mandare in tilt gli equilibri faticosamente trovati, coi successi su Roma e Fiorentina prima della sosta. Servono rinforzi di qualità, a gennaio. Come Manolo Gabbiadini, prenotato durante la trasferta in Luguria dal ds Bigon. L’affare si farà, probabilmente. Il vuoto maggiore da colmare è a centrocampo, però, dove si sente la mancanza di un uomo d’ordine e il gap con le migliori è più evidente. È difficile girare un buon film senza un regista. serie A

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Fonte: Repubblica

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