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AMARCORD – Sampdoria-Napoli, una poltrona per due

Lunedì sera Sampdoria e Napoli si giocheranno la poltrona per il terzo posto; è chiaro che non è ancora tempo di verdetti ma, visto lo stato di salute delle altre pretendenti, la sfida di Marassi ha tutti i crismi dello spareggio.

Sinisa Mihajlovic è serbo come Boskov che nel ’91 cucì lo scudetto sulle maglie blucerchiate: da allora è successo un po’ di tutto, B compresa, ma se la compagine ligure si riaffaccia nelle zone alte della classifica gran parte del merito è proprio del tecnico oltre che del neopresidente, il sorprendente e fumantino Massimo Ferrero che pare abbia portato un bel po’ di aria nuova.

Sono però quasi cinque anni che i doriani non ottengono punti contro il Napoli: 16 maggio 2010, Sampdoria-Napoli 1-0 gol di Pazzini. Sempre vittorioso il Napoli nelle ultime tre sfide: Cavani mattatore nel 2012, suo il gol partita su rigore al 67° nella sfida del 30 settembre, e due anni prima, settembre 2010, con la rete del definitivo 1-2. Partita molto bella, questa, contro una Samp che annoverava Cassano e Pazzini prima di quel depauperamento tecnico che l’avrebbe spedita in B a fine stagione. Fu proprio l’attaccante barese a portare in vantaggio i liguri al 77° su calcio di rigore, ma la Samp in meno di dieci minuti si ritrovò sotto 2-1: pari di Hamsik imbeccato in piena area da una intelligente punizione di Gargano seguito dal 2-1 del Matador con un tocco su cross di Lavezzi all’86°.

L’ultimo incontro, l’11 maggio 2014, vide una netta vittoria degli azzurri: Zapata, Insigne, Callejòn, Hamsik e autorete di Mustafi (Eder e Wszolek in gol tra i padroni di casa) per un  5-2 senza storia.

Il 5 aprile 2009 la gara terminò 2-2. Liguri due volte avanti e due volte raggiunti: punizione di Palombo e pari di Zalayeta, nella ripresa altra punizione di Palombo e assist vincente di Hamsik per il pareggio di Denis.

Fu invece una sconfitta l’incontro del 10 febbraio 2008, Napoli matricola al suo definitivo ritorno in A: 2-0 con reti di Delvecchio e Franceschini nel giro di cinque minuti, dal 76° all’81°. Altri tempi per le sfide in Serie B, due gare finite 2-0, una vittoria per parte: Vidigal e Rastelli per il successo del Napoli nel 2002, Bazzani e Flachi per la Sampdoria che nel 2003 staccò il Napoli di 22 punti tagliando il traguardo per la Serie A.

Parti perfettamente invertite rispetto a due anni prima quando il 22 aprile 2000 il Napoli vinse 2-0 a Genova (Asta, Schwoch) e fu promosso in A lasciando in B la Sampdoria.

Diamo gloria al brasiliano Beto che regalò il successo al Ciuccio, 0-1, nel settembre 1996 ed il tragico 6-3 del 21 dicembre 1997, anno della prima retrocessione: tra i vari marcatori, Montella, autore di una tripletta, Klinsmann, Laigle e l’ex azzurro Boghossian, per il Napoli Bellucci, Protti e Rossitto.

Tempi di gloria a cavallo tra gli Anni 80 e 90. Il 3 marzo ’91 i doriani di Boskov futuri campioni vinsero 4-1: Cerezo, doppietta di Vialli, Popeye Lombardo, Maradona su rigore mentre il Napoli vinse il 12 ottobre 1986, Caffarelli e due rigori trasformati da Vialli e Maradona. Azzurri sconfitti 2-1 nel Marzo’90, Dossena, Careca e Lombardo. Altra vittoria del Napoli, lo 0-1 ottenuto nel Gennaio’88 grazie ad una rete del Pibe all’87° che esultò rotolandosi nel pantano. Altri tempi, tempi di scudetti.

Antonio Gagliardi

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