La convocazione che ti puoi pure aspettare. Antonio Romano con la prima squadra a Praga, non più solo un sogno per uno che i numeri ce li ha. E la cosa non era passata inosservata nemmeno a Rafa, che continua a far allenare con i suoi anche Anastasio, Bifulco e Luperto, oltre naturalmente ad Antonio “Gerrard” (soprannome risalente ai tempi dei Giovanissimi Nazionali). Benitez non lo aveva mai perso di vista (a maggior ragione dopo la recente bella rete al Frosinone): il ragazzo, in ritiro a Dimaro, l’aveva già parecchio colpito nell’amichevole persa col Cesena (1-0). E dunque è arrivato il momento giusto dopo gli infortuni che hanno falcidiato la trequarti (lato sinistro), con in più l’esigenza del turnover sino al 22 dicembre. E perciò il baby diciottenne (marzo ‘96, da Cercola) potrebbe fare al caso, per infoltire il centrocampo o per avere una soluzione in più proprio su quella trequarti orfana di Mertens ed Insigne. Su di lui mister Saurini: «Una chiamata era nell’aria e per noi, anche quando uno solo dei nostri viene aggregato in prima squadra, è come vincere lo scudetto. Con Benitez il confronto è continuo, lui è un punto di riferimento anche per il settore giovanile. Con Romano ci avevamo scherzato su. ‘Vedrai che ti chiama’, ma era un po’ scettico. Avevamo pure scommesso una pizza e perciò più in là passerò a riscuotere. Le sue caratteristiche? E’ un destro che calcia molto bene con entrambi i piedi. Sa adattarsi a tutti i ruoli del centrocampo ed anche da trequartista, soprattutto dietro la punta, avendo ottimi tempi di inserimento. E’ il terzo anno che sta con me, ma non mi stanco mai di ripetergli che il percorso sarà lungo e tortuoso».
Corriere dello Sport
