Rafael ci ricasca, ma Benitez continua a dargli fiducia..
Rafael ci ricasca. Altri due errori decisivi che cancellano due parate importanti, soprattutto quella sul diagonale del lanciatissimo Farias. Soprattutto l’insicurezza che accompagna le sue prestazioni e che conferisce un senso d’incertezza all’intero reparto difensivo. Contro il Cagliari il ritorno al passato, dopo le tre partite consecutive senza prendere gol. Sale a 15 il numero delle reti subite, un’infinità rispetto a Juventus e Roma, le due big del campionato. Traumatico il passaggio da Reina, un fuoriclasse per il ruolo, a Rafael, un portiere normale che in quest’avvio di stagione ha accusato numerosi passaggi a vuoto. Fermo sulla linea di porta nell’azione del secondo gol del Cagliari e infelice nella scelta di passare il pallone a Koulibaly, pressato da un avversario, invece di calciare lontano. Il brasiliano si disunisce soprattutto nei momenti in cui va in difficoltà la squadra, proprio quelli in cui un portiere deve fare la differenza con qualche intervento decisivo. Proprio quello che faceva Reina, il valore aggiunto in numerose partite del Napoli nella scorsa stagione. La decisione. In estate la società azzurra ha fatto una scelta, quella di non sottoscrivere un nuovo contratto a Reina, dopo la prima stagione in prestito: troppo alto l’ingaggio dello spagnolo, fuori dai budget, soprattutto per un portiere di 34 anni. Il Napoli ha puntato tutto su Rafael, portiere nel giro della nuova nazionale brasiliana di Dunga, che lo ha sempre convocato per la Seleçao nel dopo Mondiale: un giovane che rappresenta un investimento per il presente e il futuro. L’incognita era rappresentata dalla sua completa ripresa dopo il grave infortunio al ginocchio, l’operazione, e l’assenza di sei mesi dai campi di gioco. Dal punto di vista clinico è completamente guarito ma Rafael ha avuto bisogno di tempo per ritrovare continuità. La falsa partenza del Napoli, le critiche per l’uscita dalla Champions League, l’avvio stentato in campionato: tutti fattori che hanno reso molto più difficile l’approccio del brasiliano. Contro il Cagliari, un’altra giornata no, insieme a quella dei difensori, un’altra prestazione negativa. Le uscite alte. Questo il vero punto debole del repertorio di Rafael, l’incertezza sui palloni alti soprattutto quando i cross passano nella zona molto vicina all’area di porta. Il portiere brasiliano raramente va a prendersi il pallone sui calci d’angolo o sulle punizioni e preferisce restare tra i pali. Già diversi i gol subiti in questo modo, l’ultimo della serie, il secondo del Cagliari, quello in cui Farias ha sfruttato al meglio una sponda di testa segnando a un metro dalla porta. Rafael ha seguito l’azione con lo sguardo senza riuscire ad intervenire. Quello delle reti subite da palla inattiva è uno dei problemi che il Napoli si trascina da tempo.Il vice Andujar. Il vice per questa stagione è stato scelto in largo anticipo, l’argentino Adujar, che ha fatto parte della Seleccion di Sabella vice campione del mondo in Brasile. L’accordo raggiunto già a gennaio con l’ex portiere del Catania, l’idea di mettere un elemento di esperienza alle spalle di Rafael. Finora neanche una presenza, neanche un minuto, l’unico che non è stato inserito nella logica del turnover. Una scelta che Benitez ha preso proprio per dare continuità a Rafael, soprattutto nei momenti più difficili e cioè dopo qualche prestazione sotto tono. Logica quindi che dovrebbe escludere anche stavolta la possibilità di vedere Andujar titolare in Europa League contro lo Sparta Praga.
Il Mattino