Juventus, Marotta: ”Vigili sul mercato. Totti? Certe sue parole non le accetteremo mai”
TORINO – Il campionato si è preso una sosta, ma Juve-Roma non si ferma mai. “Totti è un campione, un grandissimo avversario, uno spot per il calcio italiano – così Beppe Marotta, a margine della consegna del ‘Premio Facchetti’ al Pupone -. Detto questo, non accetteremo mai certe sue parole. Non ho condiviso le sue esternazioni, come ho detto in diretta”. Ogni riferimento al corrosivo dopopartita dello Stadium, quando il numero dieci giallorosso auspicò che “i bianconeri giochino un campionato a parte”, è puramente voluto.
Poi, in merito al passaggio di timone tra Conte e Allegri, con la Juve che continua a navigare in acque tranquille e in testa alla flotta: “Sapevamo di poter contare su una società forte e su giocatori validi, che hanno ottenuto grandi risultati in questi anni con Conte, uno che ha fatto un ottimo lavoro – ha aggiunto l’ad bianconero, intervenuto al Gazzetta Day -. Ma Allegri è altrettanto importante, ha vinto uno scudetto ancora prima di Conte ed eravamo fiduciosi”. Inevitabile, quindi, un accenno al mercato. La Juve cerca un difensore in grado di rimpiazzare il lungodegente Barzagli, che rischia di non rientrare prima di febbraio: “Stiamo monitorando Andrea, pensiamo che possa riprendere. Guardiamo comunque con interesse al mercato di gennaio, anche se ci sono poche chances di aumentare il livello qualitativo del nostro gruppo”. Nel mirino ci sono il romeno 24enne del Tottenham Chiriches e il turco 23enne del Galatasaray Kaya, ma inglesi e turchi pretendono una decina di milioni e non sembrano disponibili all’ipotesi di un prestito con diritto di riscatto. Inoltre, in caso (possibile se non addirittura probabile) di partenza di Giovinco, la Juve proverà a chiedere al Bayern Monaco il prestito del trequartista svizzero Shaqiri, 23 anni, che ha espresso la sua volontà di cambiare aria. Sotto osservazione anche l’attaccante 29enne tedesco Podolski, valutato 5 milioni dall’Arsenal.
L’alto dirigente bianconero è quindi sceso in difesa del suo capitano, Gigi Buffon, dopo l’errore che domenica ha spalancato alla Croazia le porte del pareggio (1-1) contro l’Italia: “Buffon è un grande calciatore nonché un grande professionista, ma nessuno è infallibile – ha detto Marotta -. E’ comunque impensabile criticarlo, Gigi ha dimostrato di saper difendere egregiamente la porta della nostra Nazionale”. In merito al grande caos creato dagli ultrà croati al Meazza: “Certi fatti, che non c’entrano nulla con lo sport, hanno trasformato un bello spot per il calcio in una pagina nera. Peccato perché c’erano tanti ragazzi allo stadio, ma fortunatamente i tifosi azzurri non si sono fatti coinvolgere. Spero che l’Uefa prenda dei provvedimenti duri”. Quanto alla mancanza di nuovi talenti italiani, Marotta ha infine aggiunto: “Bisogna fare autocritica e valutare le strategie più giuste per migliorare la qualità del nostro calcio e per riposizionarci ad un livello alto, come ai tempi di Totti e Del Piero”.
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