Da Koulibaly a Mertens: il Napoli di Benitez vale oro
Ok, il prezzo è giusto! Anzi, sarebbe giusto… Se fossero in vendita. Tutti blindati, marcati stretto. Bloccati da contratti lunghi, volontà precise e un progetto che ora non prevede deroghe. Poi chissà. Il calcio è un affare di cuore. E anche il sentimento, quando il pallone rimbalza, ha i suoi zero. In aumento, però. Sempre. Costante. Come il valore patrimoniale di ogni azzurro o quasi, e la base ipotetica di un’asta adesso inimmaginabile. Si cede solo per crescere ulteriormente e dare altro slancio alle ambizioni. E’ accaduto già e fu un colpaccio: gli addii coi lacrimoni si rivelarono benvenuti col sorriso. La ricchezza del Napoli, il suo organico. Scelte mirate. Talenti scovati anticipando gli altri. Idee e intuizioni. Valutazioni condivise. Plusvalenze in bilancio e ancor più in campo. I rimpianti di chi se li è fatti scappare, la rabbia di quanti ora sanno che la bottega è chiusa. L’oro di Napoli. Loro per Benitez. Apprezzati, migliorati, cresciuti. Callejon fu folgorato. Non ebbe dubbi. Eppure Real…isticamente avrebbe potuto. «Vabbè, vengo». Sedotto da Rafa. Motivato. Suggestionato. Caricato. Previsioni scientifiche come il meteo. «Farai 20 gol». E tanto tuonò, che piovve. Una grandinata di reti e soldi ipotetici. Nove milioni circa quelli spesi. Ne servirebbero adesso il triplo. Per tentarlo. L’Atletio Madrid s’è fermato a 22. L’ha lusingato e accarezzato. Ma erano già pochi l’estate scorsa. Figurarsi adesso. Callejon nazionale e Pichici della A. Segna più di tutti. Valore contabile 30 milioni, valore tecnico inestimabile. E’ il bello del calcio. Piace e costa. Higuain una Pipita di raro splendore, di quelle che non si trovano facilmente. Devi andare solo a Fuorigrotta. Gemma preziosa. Unica o quasi com’era Cavani. Il prezzo oggi di Higuain almeno quanto quello del Matador al PSG. De Laurentiis ha svelato una clausola da 100 milioni. Forse trattabili. Probabilmente no. Non è in vendita. Vetrina vuota. Guardare, ammirare, eventualmente bussare. Ma sappiate che la risposta può essere sgarbata. Koulibaly l’altro oro. Oro nero. Petrolio che sgorga dai muscoli. Sette milioni e un po’ di bonus al Genk. Di “malus”, proprio nulla. Venti milioni almeno l’offerta per presentarsi al telefono e approcciare il discorso. Ma se trovate occupato, consideratelo un segnale: è staccato di proposito. Koulibaly l’investimento a rendita garantita. Negli anni. Altri quattro almeno. Da contratto. Che però poi non dicono tutto. Insigne, la sua scadenza, neppure la tiene a mente. Il cuore l’ha già riallungata. Peppe Santoro lo pagò 1500 euro e qualche biglietto omaggio per il San Paolo. Oggi, anzi ieri, quello che si è infortunato, ne costerebbe una ventina. Di milioni. Soldi veri. Rivalutazione totale. Più che per Mertens. Il prezzo del belga sarebbe raddoppiato. Il PSV ne incassò otto e mezzo, il Napoli alla voce Dries ha scritto 18. Questione di rendimento. Prestazioni ma pure prospettive. David Lopez era considerato da 5 in tutto: in pagella, nelle aspettative e in bilancio. Ora è da 7,5 almeno. Legittimo. Come i 10 almeno che vale Ghoulam.
Caro Napoli. Per i tifosi. E per chi chiede i prezzi. Meglio non avvicinarsi proprio.
Fonte: Corriere dello Sport