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Gigante Koulibaly, il muro del Napoli si affida al suo K2

Rafa Benitez ha iniziato ad allenare nel settore giovanile del Real Madrid, forse per questo si definisce un insegnante prima che un tecnico e quindi gli piace veder crescere i suoi giocatori attraverso il quotidiano lavoro sul campo. In tal senso, aver mandato José Callejon in Nazionale è stato per lui motivo di vanto. Il rapporto di vecchia data tra Benitez e il c.t. spagnolo Del Bosque ha favorito la convocazione del numero sette azzurro nella Roja. Chissà che presto non sia Didier Deschamps a chiedere ad amici comuni il numero di Rafa per avere informazioni su Kalidou Koulibaly, la vera rivelazione di questo inizio di stagione del Napoli. Come per Callejon, anche il francese è arrivato in Italia accompagnato da molto scetticismo. Lo si conosceva davvero poco, visti i trascorsi con il Genk in Belgio, ma ad oggi già non se ne può più fare a meno. Ha giocato, da titolare e senza essere sostituito, 16 delle 17 gare disputate dal Napoli. Quando è rimasto a guardare i compagni, a Berna contro lo Young Boys, la difesa è andata letteralmente in bambola.
Coppa Gambardella Quel giorno il primo gol degli svizzeri lo ha segnato Hoarau, che il Napoli aveva visionato nel 2010 in occasione della finale di coppa di Francia tra Psg (dove giocava il centravanti transalpino) e Monaco. La partita di Saint Denis fu preceduta dalla finale di coppa Gambardella (riservata alle squadre Under 18) tra Metz e Sochaux e lì per la prima volta gli scouting del Napoli cerchiarono in rosso il nome di Koulibaly, cresciuto calcisticamente nel Metz. Quattro anni dopo Koulibaly è sbarcato in Italia per conquistare la Francia. Certo, in patria la concorrenza è tanta, ma gli addetti ai lavori si stanno accorgendo di lui. Non a caso, di recente Canal Plus é stata a Castelvolturno per intervistarlo: «Non mi aspettavo una chiamata del Napoli, quando mi telefonò Benitez non credevo alle mie orecchie — ha detto Koulibaly—. Rafa è un grandissimo allenatore, mi pareva incredibile che fosse interessato a me. Mi ha aiutato molto, così sto migliorando di partita in partita».
Invalicabile K2 Le ultime due hanno fatto registrare altrettante prodezze: prima la volata in contropiede contro la Roma (cinquanta metri palla al piede ed assist al bacio per Callejon) e poi il salvataggio sulla linea sul tiro di Pasqual a Firenze che, in pratica, è valso tre punti. Da domenica scorsa a Napoli è per tutti K2, una montagna invalicabile. Troppo facile per i tifosi azzurri, sempre ricchi di fantasia, giocare sulle iniziali del nome di questo gigante francese che ormai ha conquistato la folla del San Paolo. A proposito, alla ripresa a Fuorigrotta arriva il Cagliari ed il Napoli ha ridotto sensibilmente i prezzi dei biglietti (curve a 10 euro). La prima partita dopo la sosta per le nazionali rappresenta sempre un’incognita, ma stavolta sono andati via soltanto in otto e chi è rimasto sta lavorando sodo (oggi ultimo allenamento, poi tre giorni di riposo) in vista della sfida con i sardi e non solo. Maggio, Gargano, Henrique e De Guzman, infatti, hanno voglia di riconquistare le rispettive nazionali, Koulibaly (undici apparizioni con l’Under 20 francese) attende la convocazione di Deschamps. Il suo futuro è roseo (è in programma il matrimonio con l’amata Charline), ma potrebbe presto tingersi di Bleus.

La Gazzetta dello Sport

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