Lazio, Lulic: “Il rinnovo? Qui sto bene”. E Klose non pensa al ritiro

ROMA – L’ultima volta che Lazio e Lulic avevano parlato di rinnovo era il gennaio del 2014. Il centrocampista bosniaco aveva prolungato il suo contratto fino al 2018, arrivando a superare di poco il milione a stagione. Poi in estate sono arrivate le tentazioni Bayern, Chelsea, Juventus e Inter, ma Lotito non volle sentir ragioni e spaventò sul nascere tutte le pretendenti chiedendo una cifra sui 20 milioni per privarsi dell'”eroe del 26 maggio 2013″, l’autore del gol decisivo nella finale di Coppa Italia con la Roma.

LULIC: “IL RINNOVO? STO BENE ALLA LAZIO” – Il motivo si è scoperto più tardi, con l’arrivo di Pioli. Perché per lo stile di gioco e la nuova mentalità offensiva che il tecnico sta cercando di infondere nei suoi ragazzi, l’impiego di Lulic è pressoché imprescindibile. Anche per questo – a distanza di neanche un anno dall’ultima volta – gli agenti del bosniaco hanno in programma un nuovo incontro con la società, per sondare il terreno e chiedere un ulteriore adeguamento contrattuale con prolungamento fino al 2019. Nessuna trattativa vera e propria ancora, ma un appuntamento è sulla “lista delle cose da fare” del club biancoceleste. Tutto questo non turba affatto Lulic, che dal ritiro della sua Nazionale fa sapere di non aver alcun problema: “Non voglio commentare le voci sul mio rinnovo, io a Roma sto bene e mi piace giocare per la Lazio”.

KLOSE: “LAVORO SEMPRE PER ESSERE LA PRIMA SCELTA” – Ci sarà tempo per parlarne, insomma. Così come ci sarà tempo per Klose per pensare al suo ritiro al calcio: “Quella di lasciare la Nazionale – dichiara il 36enne in Germania – è una scelta che sentivo di dover fare. Adesso che gioco solo per il mio club, ho intenzione di godermi a pieno ogni singola volta che entro in campo. Quando gioco sono ancora uno dei più veloci, questo mi rende orgoglioso. Non provo alcuna tristezza se penso alla fine imminente della mia carriera, fino ad allora cercherò di assaporare ogni singolo momento. Non mi sono mai adagiato sui miei successi. Ho sempre lavorato tutti i giorni per essere la prima scelta dell’allenatore”.

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