EDITORIALE

L’infortunio di Insigne apre un’emergenza tecnico tattica: ecco le possibili soluzioni. Ma a gennaio occorre intervenire

Arriva la diagnosi peggiore per l’infortunio occorso a Lorenzo Insigne a Firenze: “Rottura del crociato anteriore del ginocchio destro“.  Il talento di Frattamaggiore aveva finalmente trovato quella continuità di rendimento ed era diventato il principale ispiratore delle manovre offensive del Napoli e con lui era cresciuto il rendimento di tutta la squadra: una grave perdita per Benitez che ora, di fatto, si ritrova con soli due esterni di ruolo, almeno fino a gennaio, dove bisognerà necessariamente intervenire in quanto Insigne, presumibilmente, sarà fuori dai campi circa sei mesi.
Fino a gennaio l’allenatore spagnolo dovrà  trovare all’interno della rosa gli elementi in grado di sopperire a questa grave perdita, che apre di fatto una crisi tecnico/tattica nello scacchiere azzurro: Benitez dal suo insediamento sulla panchina azzurra chiedeva un altro esterno alto che potesse dare il cambio ai soli tre che di fatto ha avuto fino ad ora (Insigne, Callejon e Mertens, ndr). Posto che Michu un esterno non è, e comunque appare ancora in ritardo di condizione e che Zuniga, già provato in passato in quel ruolo, pare voglia trascorrere un altro anno di riposo forzato, resta De Guzman che però ha mostrato di essere poco adatto e incline a quel ruolo, rendendo decisamente meglio giocando nel ruolo che attualmente ricopre Hamsik: in tal senso potrebbe essere una soluzione quello di spostare lo slovacco a sinistra, un ruolo che in qualche modo ha già interpretato nel 3-4-3 di ‘mazzarriana’ memoria, con Lavezzi a destra, Cavani centrale e appunto lo slovacco a sinistra. Hamsik potrebbe quindi andare ad occupare una zona di campo che probabilmente in questo modulo gli concederebbe molto più spazio per sprigionare la sua progressione.

Va da sè che questa sarebbe solo una soluzione tampone: nel mercato invernale la società azzurra dovrà necessariamente intervenire non solo nel ruolo di esterno basso, visti gli accidenti di Zuniga, ma anche in quello alto. Un nome già seguito in passato dagli azzurri potrebbe essere quello di Jeremain Lens, ala olandese in forza alla Dinamo Kiev, capace di giocare in tutti i ruoli dell’attacco, anche come punta centrale, ruolo in cui è stato provato anche nella nazionale ‘Orange’. Il costo del cartellino si aggira sui 10 milioni di euro. Un altro calciatore, sempre in orbita Napoli in passato, potrebbe essere Cerci, che all’Atletico Madrid quest’anno sta trovando poco spazio, ma il suo ingaggio attuale non pare rientrare nei parametri economici del Napoli.
Altro nome ricorrente anche nella scorsa sessione di mercato, più volte accostato al Napoli, è quello di Andrè Ayew, ala dell’ Olympique Marsiglia, che è in scadenza di contratto col club francese.

Giuseppe Di Marzo

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