I gol di Higuain e il patto nello spogliatoio. Così il Napoli è tornato a volare
NAPOLI – Sette posizioni recuperate nell’ultimo mese e mezzo di campionato, in cui il Napoli è risalito dal decimo al terzo posto ed è stato più veloce di tutti: perfino della capolista Juventus e della Roma. Benitez ha rosicchiato in sette giornate 1 punto ad Allegri e 4 a Garcia, anche se il gap sulle prime due resta ancora pesante e l’exploit autunnale non basta ancora per cancellare il catastrofico avvio di stagione: meno 7, dopo 11 turni, rispetto alla partenza molto più brillante dello scorso anno. Rafa deve dunque rincorrere innanzitutto se stesso, per rimettere davvero a posto i conti della sua squadra. Ma il trend positivo e il meritato blitz di Firenze riaprono uno spiraglio addirittura per sogni più ambiziosi, che a fine settembre sembravano già cancellati. C’è tutto il tempo per arrampicarsi ancora più in alto, continuando di questo passo.
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Il Napoli ci crede, anche se la squadra resta in silenzio e il grave infortunio subito da Lorenzo Insigne ha rovinato la festa allo stadio Franchi. La società, l’allenatore e i compagni si sono stretti intorno all’attaccante, ricoverato in mattinata nella clinica di Villa Stuart, a Roma. Confermata la prima scioccante diagnosi: lesione al legamento crociato del ginocchio. Già nel pomeriggio è in programma l’intervento chirurgico: il recupero in 4-5 mesi. “Perderemo per molto tempo un giocatore importantissimo ed è ovvio che siamo dispiaciuti”, ha allargato le braccia Benitez. Amareggiato anche il presidente De Laurentiis, che aveva appena allungato il contatto dello scugnizzo di Frattamaggiore fino al 2019. “Gli siamo tutti vicini, speriamo che torni al più presto”.
Ma il Napoli proverà a continuare la sua rincorsa pure senza Insigne, che peraltro era tra i più in forma. L’attacco azzurro rimane lo stesso atomico, però: Callejon è il capocannoniere del campionato con 8 centri e nella sua scia avanza Higuain: 6 gol di fila, segnati tutti nelle ultime quattro partite. Il risveglio del centravanti argentino, frenato dallo stress post Mondiale e dalla grande delusione per il ko nei preliminari della Champions, è uno dei segreti della svolta azzurra. Gli altri sono la tranquillità ritrovata nello spogliatoio, la condizione fisica in netta crescita e la riscoperta solidità della difesa. Non era mai successo, da quando c’è Benitez, che la sua squadra non subisse reti per tre gare di seguito. “Ora abbiamo più equilibrio, sarà importante mantenerlo in campo e fuori”, si è raccomandato Rafa, preoccupato dalla improvvisa ondata di euforia. La sosta arriva al momento giusto e il tecnico spagnolo come al solito ne approfitterà per passare qualche giorno a Liverpool, in famiglia. Stavolta senza polemiche. Il terzo posto ha riportato il sorriso.
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