Udinese, Stramaccioni senza Di Natale: “Niente proclami, facciamo parlare il campo”
UDINE – Dopo due ko consecutivi, con sette gol incassati tra Fiorentina e Genoa, l’Udinese non può permettersi proclami, soprattutto alla vigilia di un match delicato come quello in casa del Palermo., da affrontare con la pesante defezione di capitan Di Natale, ancora acciaccato dopo il colpo ricevuto domenica scorsa. Meno chiacchiere e più fatti, quindi: è quanto predica Andrea Stramaccioni, che sottolinea l’ottima forma dei rosanero. “Facciamo parlare il campo – dice l’allenatore dei friulani in conferenza stampa – è innegabile che incontriamo una squadra in un gran momento, dettato dalle prestazioni. La vittoria dei rosanero in casa del Milan è ineccepibile, non è figlia di una squadra che è stata solamente brava a sfruttare poche occasioni. È una squadra che sta lavorando bene e io credo che, dal canto nostro, abbiamo metabolizzato, capito e girato pagina dopo la doppia partita negativa. A me piace rispondere sul campo contro un avversario che sarà un banco di prova importantissimo”.
“PUNTIAMO A TORNARE A CASA CON DEI PUNTI” – “Anche i miei ragazzi hanno recepito questo messaggio: facciamo parlare il campo – prosegue Stramaccioni – Vogliamo tornare con dei punti dal Barbera, uno stadio in cui squadre blasonate sono state in difficoltà. L’importante sarà comunque vedere la voglia di riscatto e portare qualche punto a casa. Per una volta, non credo serva fare pretattica. Di Natale, nella partita contro il Genoa, ha riportato un brutto trauma sul ginocchio sinistro. Non ha lavorato in settimana per cercare di recuperare. Questa mattina, il provino finale non è andato bene e abbiamo deciso insieme di non aggregarlo alla squadra per la trasferta di Palermo. La nostra intenzione è sfruttare la sosta per rimetterlo in campo contro il Chievo. Non possiamo permetterci alcun rischio sul capitano, che va preservato da ogni pericolo”.
“NON CAMBIEREMO MODULO” – “La defezione di Di Natale nessuno se l’augurava – ammette Strama – Passare al modulo a una punta significherebbe snaturare un po’ quello che stiamo facendo. Non vorrei stravolgere il canovaccio tattico per un’assenza, per quanto importante. Ci manca comunque l’ultimo allenamento, per valutare le scelte in base ai ragazzi a disposizione. Thereau ha caratteristiche per fare bene sia con Di Natale che con Muriel, perché lui a volte sfiora il ruolo di trequartista, sebbene io gli faccia capire quanto sia importante che stia vicino alla porta. Sono curioso anche io perché Thereau e Muriel, nei primi trenta minuti di Roma, hanno fatto benissimo insieme. Avendo tre attaccanti in rosa, rischi di essere corto se manca uno, però ci adattiamo, non dimenticando i due ragazzi Zapata e Lucas Evangelista. È pericoloso snaturarsi per un’assenza, questo lo ripeto”.
“CON POZZO LA PENSIAMO ALLO STESSO MODO” – Dopo la sconfitta interna con il Genoa, Stramaccioni ha dovuto incassare le dure critiche di patron Pozzo: “Eravamo arrabbiati tutti e due – osserva l’allenatore bianconero – Il presidente ci è sempre vicino e vuole, come lo vogliamo noi, che torniamo a fare bene. Confrontandoci sulla partita a freddo, abbiamo constatato che la pensiamo allo stesso modo, come i tifosi e gli stessi giocatori. È stata una partita storta e rispondiamo sul campo”.
“PALERMO FA BEL LAVORO CON I GIOVANI” – Tornando al Palermo, Stramaccioni ha belle parole per la squadra di Iachini: “Quello che invidio al Palermo è il fatto che da due anni lavorano con gli stessi elementi – conclude l’allenatore dell’Udinese – stanno facendo crescere talenti come Vazquez e Dybala che adesso sono ancora giovani, ma anche come Barreto, che sono maturati. Complimenti a Zamparini per non aver stravolto la loro progettualità anche dopo la retrocessione”.
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