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De Guzman cala la tripletta e ora la qualificazione è più vicina

De Guzman cala la tripletta e conquista il San Paolo. La serata perfetta per l’olandese fin qui oggetto misterioso. Una parabola diabolica con l’aiuto del vento, l’ex Swansea tira fuori il coniglio dal cilindro e con un tiro-cross beffa il portiere svizzero Mvogo. Raddoppia con un tocco da sotto misura e completa il tris con un guizzo da rapace. De Guzman schierato nella sua posizione preferita, da vice Hamsik, è uno di quelli che ha più voglia di dimostrare nel match di Europa League contro lo Young Boys. Si vede già dall’avvio e non a caso i primi due tentativi più pericolosi sono proprio i suoi verso la porta svizzera. Quello che brilla di più tra le seconde linee di Benitez. In difficoltà invece Zapata, molto macchinoso soprattutto quando deve girarsi spalle alla porta, impreciso al tiro, decisivo però nell’assist del raddoppio a De Guzman. Rafa propone un ampio turn over rispetto alla partita contro la Roma confermando dal primominuto solo il portiere Rafael, il difensore centrale Koulibaly e Insigne. Otto cambi, proprio come nella trasferta incolore di quindici giorni fa in Svizzera persa 2-0 sul sintetico di Berna. Napoli che però stavolta dimostra maggiore equilibrio anche se la qualità del gioco non può essere ovviamente la stessa di quella espressa dai titolari: stavolta però la fase difensiva funziona e in attacco gli azzurri riescono a capitalizzare le occasioni. Una vittoria importante che porta il Napoli in testa al girone con lo Sparta Praga. Le magie di Lorenzo Insigne che si conferma in un momento di forma speciale. Un repertorio ampio di giocate, il talento di Frattamaggiore è quello che trascina il Napoli partendo largo a sinistra. Numerosi tentativi, anche uno alla Maradona, un pallonetto da centrocampo dopo aver saltato con eleganza un avversario. Soprattutto il suo velenoso destro a giro provato e riprovato più volte, una super parata di Mvogo sul suo tiro più pericoloso indirizzato sotto la traversa. Altri due gol sfiorati nel secondo tempo, Lorenzo tira a ripetizione. Si prende la scena anche in Europa League ed è molto più incisivo del belga Mertens che spostato a destra non riesce a fare la differenza e anzi è piuttosto impreciso quando ha realmente l’occasione di poter far male alla formazione svizzera. Centrocampo solido, Inler e Gargano non si sposano sempre benissimo ma garantiscono solidità. Lo Young Boys in mezzo fa molta densità e spesso si abbassa a ricevere palla anche il gigante Hourau. La manovra del Napoli così non è sempre fluida anche perché i due centrali di centrocampo non hanno la possibilità di scaricare sulle fasce dove Mesto e Britos (poi uscito per infortunio) spingono poco. Lo Young Boys però non è mai realmente pericoloso anche perché i due difensori centrali Koulibaly e Henrique sono sempre attenti e determinati nelle chiusure. L’intensità non è quella del match contro la Roma, tutt’altra partita e interpreti diversi. Il giro palla è meno rapido ma il pallino resta sempre in mano al Napoli perché lo Young Boys non muta l’atteggiamento difensivo neanche dopo lo svantaggio. I primi guizzi della ripresa sono ancora azzurri. La partita la fa sempre la squadra di Benitez con lo Young Boys che preferisce sempre mantenersi in posizione di attesa dietro la linea della palla. Così arrivano altri due gol di De Guzman ed altre iniziative pericolose del Napoli. Cancellato con gli interessi del k.o. dell’andata e ripresa la corsa in Europa League. Ora la Fiorentina.

Il Mattino

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