Che strane le loro storie! Hanno movimentato l’estate napoletana, hanno aperto a discussioni infinite con tanto di critiche urlate a voce alta. No, loro due no: l’ipotesi che sarebbero potuti essere Walter Gargano e David Lopez i rinforzi per il centrocampo aveva gettato nello sconforto l’ambiente napoletano, illuso com’era stato dalle continue indiscrezioni su trattative avviate e mai concluse, con Mascherano, Gonalons, Sandro.
Le aspettative Per mesi sono stati giocatori di primo piano richiesti direttamente da Benitez, che avrebbero dovuto garantire qualità e quantità a centrocampo. Ma, con la chiusura del mercato, l’allenatore spagnolo s’è trovato a dover gestire il ritorno di Gargano e l’ingaggio di Lopez, figure di livello inferiore rispetto alle aspettative.
Senza condizionamenti Il primo, ha dovuto sopportare la contestazione del San Paolo, irritato per un ritorno che mai avrebbe voluto, per una vecchia storia di dichiarazioni non piaciute ai tifosi dopo che lo stesso Gargano aveva accettato il prestito all’Inter. Il centrocampista uruguaiano non s’è preoccupato più di tanto dei fischi e degli «inviti» ad andare via, s’è rimboccato le maniche e ha cominciato a macinare chilometri in campo, fino a quando Benitez non s’è convinto che lì in mezzo la sua intraprendenza avrebbe risolto un po’ di problemi.
Due incontristi In silenzio, e sopportando lo scetticismo dell’ambiente, anche David Lopez ha saputo attendere il suo momento. Il rendimento alterno di Inler e Jorginho ha suggerito a Benitez di provare una soluzione diversa, schierando un centrocampo con due incontristi, quindi con minore qualità ma assicurando maggiore copertura in difesa.
Continuità Lopez L’ex centrocampista dell’Espanyol ha impiegato un paio di partite per imporsi con i suoi nuovi tifosi. Contro Inter, Verona, Atalanta e Roma le sue prestazioni sono state convincenti, tant’è che al momento resta un inamovibile negli schemi di Benitez, insieme con Gargano. Dopo 10 giornate di campionato, il banco è saltato: fuori Inler e Jorginho, la coppia titolare, e spazio ai due interdittori che con carattere e determinazione hanno ridotto al minimo le capacità di Pianjc, Nainggolan e Keita e introdotto forza e decisione a centrocampo, mentre la qualità è materia dei quattro attaccanti. Benitez questa nuova formula la riproporrà a Firenze, mentre giovedì, contro lo Young Boys, ci sarà un ampio turnover.
Rinnovo Intanto ieri a Roma si è conclusa la trattativa per il rinnovo di Insigne: l’attaccante ha allungato dal 2018 al 2019 (ingaggio da 1,5 milioni a salire), segnale ben preciso di un ritrovato feeling con i colori azzurri.
La Gazzetta dello Sport