Lazio-Cagliari 4-2, spettacolo all’Olimpico e biancocelesti terzi
ROMA – Tanta Lazio, tanto Zeman. Nel bene e nel male, in entrambi i casi. I ragazzi di Stefano Pioli giocano un tempo perfetto, il primo, e uno da squadra che si piace troppo, il secondo. Discorso comodamente ribaltabile in casa Cagliari: primi 45 minuti a guardare gli altri, ripresa all’insegna del disperato tentativo di riprendere il risultato. Vincono i capitolini, che agguantano la Sampdoria al terzo posto e leggendo la classifica non possono che mordersi i gomiti per la dominata – e persa – partita in casa del Genoa. E’ la notte che sancisce il definitivo ritorno di Miro Klose, già match winner contro il Torino e oggi autore di un’ora di gioco da incorniciare. Nonostante questo, è stata partita vera fino al triplice fischio.
CHE AVVIO BIANCOCELESTE – La partenza della Lazio è di quelle che piacciono a Pioli. Squadra alta, pressing esasperato, centrocampo cagliaritano in tilt. Klose potrebbe finire sul tabellino dei marcatori già al 5′, Candreva non lo assiste e va per il tiro, Cragno smanaccia e il tedesco manca per un soffio la soluzione vincente in spaccata. Per il gol è questione di minuti. Angolo da destra, Biglia conclude dal limite, flipper in area rossoblù e il più lesto di tutti è Mauri, tornato titolare dopo il forfait del Bentegodi. La posizione del capitano laziale è sempre ibrida, con Lulic lo scambio è continuo, il bosniaco va su tutti i palloni. Parolo al destro da fuori area, tiro centrale. Minuto 25, Mauri per Klose che alza la testa e vede Candreva sulla destra. L’esterno crossa di prima intenzione, difesa presa d’infilata, sul palo lontano spunta Lulic che fa da sponda per l’inserimento di Klose, Cragno può solo sfiorare il pallone del 2-0. L’uragano biancoceleste non si attenua, Conti viene divorato dal pressing, Lulic serve nuovamente Klose, il cui destro viene benedetto dalla deviazione di Ceppitelli per il 3-0. Non c’è sosta, Mauri in spaccata raccoglie un cross di Candreva ma è soltanto esterno della rete.
UN’ALTRA RIPRESA – E il Cagliari? Fino all’intervallo, non ce n’è traccia. Che Pioli abbia schierato il quarto terzino destro stagionale, Pereirinha, lo si scopre praticamente solo per le proiezioni offensive. Quando si torna in campo dagli spogliatoi, però, è un’altra musica. Ibarbo prova subito a colpire con il destro, Marchetti ci mette i pugni. La Lazio si specchia e viene punita subito, con una dose non indifferente di sfortuna. Cross di Pisano, Parolo e de Vrij sembrano in controllo, il centrocampista ex Parma stoppa di petto in area di rigore e apparecchia la tavola per Cossu. Destro smanacciato da Marchetti, pallone diretto lontano dalla porta ma non dal petto di Braafheid, autogol. Sardi tutti in avanti, Klose li prende d’infilata e Candreva può scappare, servendo Lulic a centro area. Il bosniaco si divora il 4-1 che avrebbe frenato le velleità ospiti e Ibarbo sul ribaltamento di fronte è a tu per tu con Marchetti: bellissimo il filtrante di Ekdal, meno la conclusione del colombiano, che centra il portiere. Crisetig è il più veloce sulla respinta, sinistro alto. E’ il momento migliore per il Cagliari, Murru si fa vedere sulla corsia e serve il solito Ibarbo, gran chiusura di Braafheid.
IBARBO FUORI, EDERSON SCACCIA I FANTASMI – Il quarto d’ora di terrore, per la Lazio, è finito. La squadra di Pioli riprende pian piano le redini del match, Candreva ignora de Vrij a centro area e da posizione defilatissima opta per una conclusione che termina in fallo laterale. Si continua così fino all’episodio che cambia nuovamente gli equilibri. Duello fisico Lulic-Ibarbo sulla fascia, il bosniaco ricorre al fallo tattico per evitare il contropiede, il colombiano non gradisce e abbozza prima un tentativo di gomitata col braccio sinistro e poi una manata con il destro. I due colpi mancano il bersaglio ma per Di Bello l’intenzione basta e avanza: fallo di reazione, rosso diretto e Cagliari in 10. Lazio padrona? Non più. Gli ospiti trovano forze insospettabili, Zeman fa alzare dalla panchina Joao Pedro e il nuovo entrato prima chiede un rigore inesistente per contatto con Braafheid, poi realizza il 3-2. Palla inattiva, è uno schema: cross per Benedetti, sponda per il 10 rossoblù che Djordjevic – entrato, non bene, al posto di Klose – non marca a dovere. Destro al volo, Marchetti beffato fra le gambe, restano 6 minuti più recupero di fuoco. La Lazio non tiene più un pallone, Pioli inserisce Ederson per Mauri e il brasiliano, al rientro dopo un lunghissimo infortunio, fissa il 4-2: Onazi per Candreva, cross rasoterra, impossibile sbagliare per il brasiliano. La Lazio è terza, il Cagliari torna ad assaporare il gusto amaro della sconfitta dopo quasi un mese.
LAZIO-CAGLIARI 4-2 (3-0)
Lazio (4-3-3): Marchetti 6; Pereirinha 6.5, de Vrij 6, Ciani 6, Braafheid 6.5; Parolo 5.5, Biglia 6.5, Lulic 6.5 (34′ st Onazi sv); Candreva 6.5, Klose 7.5 (17′ st Djordjevic 5.5), Mauri 6.5 (43′ st Ederson 6). (Berisha, Strakosha, Cana, Konko, Novaretti, Anderson, Cataldi, Gonzalez). All.: Pioli
Cagliari (4-3-3): Cragno 6; Pisano 5.5 (13′ st Balzano 6), Ceppitelli 5 (13′ st Benedetti 6.5), Rossettini 5.5, Murru 5.5; Crisetig 5.5 (34′ st Joao Pedro 6.5), Conti 5, Ekdal 6; Ibarbo 6, Sau 5, Cossu 5.5. (Colombi, Capuano, Donsah, Dessena, Capello, Farias, Longo). All.: Zeman
Arbitro: Di Bello
Reti: 7′ pt Mauri, 25′ e 26′ pt Klose, 3′ st aut. Braafheid, 39′ st Joao Pedro, 47′ st Ederson
Ammoniti: Ceppitelli, Conti, Crisetig, de Vrij, Lulic
Espulso: Ibarbo
Recupero: 0 e 3′
Fonte: Repubblica