ROMA – Obiettivo Cesena. La spirale negativa, le 5 gare con una sola vittoria, il trend che nell’ultimo mese ha incupito l’umore di una piazza solo poche settimane fa sull’orlo dell’esaltazione, sono i nemici acerrimi del tecnico Garcia in queste ore. Insieme al perdurante allarme in tutte o quasi le zone del campo. Per questo il tecnico prova a forzare il recupero di un giocatore che, a conti fatti, consentirebbe di avere ricambi e ossigeno nel settore più a corto di fiato.
KEITA PER IL CESENA, MAICON ANCORA FUORI – Recuperare Keita. Già per il match di mercoledì all’Olimpico, al più tardi per sabato, quando la Roma raggiungerà Napoli per uno scontro che, inevitabilmente, si colorisce di significati variegati, e non solo sul fronte sportivo. Il centrocampista maliano della Roma, arrivato in estate a parametro zero, è già uno dei cardini della squadra, e ha iniziato la settimana tornando ad allenarsi in campo insieme ai compagni: l’infortunio al polpaccio riportato in nazionale è smaltito al punto che il tecnico francese medita di mandarlo in campo immediatamente, nel confronto con il Cesena. In modo da far riposare De Rossi – rientrato contro il Chievo da un infortunio muscolare e non ancora in forma, come è parso evidente sabato notte a Genova – ma magari anche a Nainggolan, sempre in campo o quasi dall’inizio della stagione, tra Roma e Belgio. Più tempo servirà invece per rivedere Maicon: per il brasiliano, che deve fare i conti con un ginocchio che non gli dà tregua, è a rischio anche la trasferta di sabato a Napoli. Riaverlo contro il Bayern, per Garcia, sarebbe già un ottimo risultato.
APPROVATO BILANCIO, DIBENEDETTO E FENUCCI LASCIANO – Novità anche societarie per la Roma: l’assemblea dei soci ha approvato il nuovo cda, senza gli uomini di Unicredit, che in estate ha ceduto a Pallotta le proprie quote, e a fortissima presenza americana, con i nomi di uomini d’affari, ex giocatori di Hockey e donne manager anche nell’orbita del governo Bush. Entrano Mariel Margaret Hamm detta Mia, la calciatrice statunitense vincitrice di due Fifa World Player (2001 e 2002), ed una delle sole due donne incluse nella Fifa 100, la lista dei migliori 125 calciatori di tutti i tempi e Richard D’Amore, tra i soci che hanno aiutato Pallotta ad acquistare il club di Trigoria, e che era uscito a fine 2011. L’assemblea degli azionisti, svoltasi a Trigoria, ha anche approvato il progetto di bilancio della società al 30 giugno 2014 che chiude con una perdita d’esercizio poco oltre i 38 milioni di euro.
Dal cda escono anche Fenucci – che a breve passerà al Bologna – e l’ex presidente Thomas DiBenedetto, che chiude così la propria (non certo indimenticabile) parentesi romanista. Ma l’assemblea ha anche deliberato modifiche statuarie che consentiranno al club e al presidente Pallotta una totale autonomia, svincolando anche le operazioni di mercato imponenti dal controllo dell’organismo di vigilanza interno. Il dg Baldissoni ha poi annunciato, a breve, l’ingresso di un main sponsor sulla maglia ancora vergine: “Il nostro dipartimento commerciale è al lavoro con Sean Barror, ci sono discussioni in corso con diverse aziende. A breve potremmo avere risultati. Magari, anche grazie alla visibilità maturata con le tournée estive negli States. Che rappresentano costi a bilancio, “ma servono per esportare il marchio e produrre un vantaggio indiretto”. Intanto il bilancio approvato dall’assemblea continua a far registrare conti in rosso per 38 milioni al 30 giugno 2014. Colpa soprattutto del monte ingaggi della squadra: “Ma questo – spiega Baldissoni – è indice di competitività dell’azienda. Ridurre il costo personale sì, ma aumentando i ricavi come partecipazioni a Champions League”.
as roma
- Protagonisti:
- seydou keita