UDINE – L’Udinese dimentica in fretta il passo falso di Torino, spinta farlo dal suo leader. Totò Di Natale alla 377ma presenza con la maglia friulana (record assoluto, superato capitan Bertotto) firma la sua 198ma rete in serie A (Baggio, quota 205, si avvicina) e soprattutto indica la strada ai giovani compagni di una Udinese compatta, vivace, convincente. Dicono che l’Atalanta giochi bene e che quella del team di Colantuono sia solo una crisi di punti. Dicono che con l’innesto del gioiellino Baselli, il centrocampo attorno al cervello-Cigarini faccia grande calcio. Forse è così, ma l’impressione riguarda solo i primissimi minuti.
Poi Totò Di Natale interroga il suo specchio: chi è il più bello del reame? Non aspetta mica la risposta, il capitano di lungo corso. Si risponde da solo. Gioca palla sulla trequarti, la difesa chiude su Carmona, il cileno ha un’esitazione. Fatale: Di Natale s’avventa su di lui, lo scippo è cosa fatta, un istante ed è subito gol: specialità della casa. Fiondata sotto l’incrocio, imparabile. Sono trascorsi solo 6′.
Il vantaggio mette l’Udinese nelle condizioni di poter giocare come preferisce. Cioè: aspettare dietro la linea del pallone i rivali, e ripartire con rapidità, con geometria, con qualità, con inserimenti. Tutto però riesce se le magie dal capitano continuano. E Di Natale fa ancora cose mirabili, una rabona per mettere davanti alla porta Thereau, che tira sulla parte esterna della rete, un cross per Widmer, fermato da Sportiello, e altre zeppole, babà e sfogliatelle, specialità campane che in Friuli hanno imparato ad apprezzare. Le giocate del campione (c’è anche un cucchiaio appena alto sopra la traversa) sembrano isolate, ma sfregandole una con l’altra riescono ad accendere anche il freddo Thereau che, prima della fine del tempo, compie una seconda prodezza, infilando Sportiello sul palo lontano con un tiro dopo aver perso l’equilibrio. Si, da terra. E per completare la giornata delle meraviglie bianconere, bisogna citare anche l’incosciente ma fredda e precisa, azione personale di Karnezis, capace di giocare con i piedi nella sua area un doppio dribbling, ai danni di Bianchi e di D’Alessandro.
Da una parte c’è un tempo da favola, dall’altra – almeno in difesa – un hotel vicino alla palude! L’Atalanta si addormenta nelle due giocate magistrali dell’attacco di casa, l’Atalanta dietro è indifendibile e giustamente Sportiello manda a quel paese tutti dopo la prodezza di Thereau, che segna circondato da maglie nerazzurre, tanti presenti quanti distratte. Carmona è colpevole del primo delitto. Errori che comportano un certo nervosismo nella costruzione, troppo lenta, pur dopo l’avvio promettente di Dramè, Cigarini e Baselli. Solo Carmona va vicino al bersaglio con un tiro dal limite che sfiora in palo. Troppo poco.
Si fa sentire Colantuono al riposo. Chiede chiarimenti su questa tendenza autolesionista. La squadra ha un sussulto e il possesso palla alla fine dice che ci ha provato. Senza la benché minima incidenza dall’area di rigore in su, dove Colantuono ne alterna quattro, staffetta Bianchi-Denis e D’Alessandro-Boakye, ma senza risultati accettabili. Basti pensare che Karnezis effettua la sola parata della sua partita quasi da spettatore non pagante su un colpo di testa di Denis nei minuti di recupero.
Di contro l’Udinese è un gruppo che si allunga e si accorcia a suo piacimento, che gioca come il gatto col topo, rintanandosi per farsi attaccare in modo da ripartire con piacevoli rame in velocità. Una sorta di passerella generale, ognuno fa più del suo, la sufficienza non è affatto politica. Insomma, nel secondo tempo va più vicino al terzo gol il gruppo di Stramaccioni che l’Atalanta – che pure tiene di più il pallino – ad accorciare le distanze.
Il turno infrasettimanale spinge a Firenze un’Udinese col sorriso, mentre un’Atalanta ultima per gol segnati riceverà il Napoli.
UDINESE-ATALANTA 2-0 (2-0)
UDINESE: Karnezis 6 – Widmer 6, Heurtaux 6,5, Danilo 7, Piris 6 – Guilherme 6,5, Allan 7, B. Fernandes 6,5 – Konè 6,5 (59′ Pinzi 6), Thereau 7 (75′ Muriel 6) – Di Natale 8 (86′ Geijo sv.). All. Stramaccioni
ATALANTA: Sportiello 6 – Zappacosta 5,5, Biava 5,5, Benalouane 5,5, Dramè 6,5 – Carmona 5 (74′ Migliaccio 6), Cigarini 6, Baselli 6,5 – D’Alessandro 4,5 (46′ Boakye 5), Bianchi 4,5 (Denis 5,5), Moralez 6,5. All. Colantuono
ARBITRO: Tommasi 6
RETI: 6′ Di Natale; 36′ Thereau.
NOTE: Ammoniti: Guilherme, Kone e Cigarini. Recupero: 0′ e 3′. Esordio in serie A per Alexander Geijo, 32 anni, nato a Ginevra e naturalizzato spagnolo. Angoli 7 a 5 per l’Atalanta.
Fonte: Repubblica