La sua Europa non conosce crisi, resta un’oasi felice, dove nessuno sta a ricordargli che i suoi gol servono, perché se il Napoli ha vinto le prime due gare del girone, una parte consistente del merito è proprio di Gonzalo Higuain che ha segnato sia allo Sparta Praga sia allo Slovan Bratislava. Prodezze pesanti, certo, anche se non è questa la manifestazione che può esaltarlo: la delusione per la mancata partecipazione alla Champions League ne sta condizionando il rendimento in campionato dove, finora, non ha mai realizzato un gol. Questione psicologica o c’è qualche altro motivo? L’impressione è che la serie A non gli basti più, lui avrebbe voluto essere protagonista nell’Europa delle grandi e, invece, si ritrova ad affrontare avversari che hanno poco o nulla di stimolante.
Irascibile A rendere tutto più complicato è anche il rendimento del Napoli in campionato. L’illusione di poter competere con Juventus e Roma aveva contagiato anche lui. Ma dopo le prime giornate s’è capito che quest’anno sarà uguale agli ultimi, che bisognerà lottare coi denti per strappare il terzo posto alle pretendenti alla prossima Champions League.
Nervosismo Una condizione che non piace al Pipita, le differenze con le prime due della classifica sono emerse troppo in fretta e ad un quarto di campionato, i giochi più importanti sembrano già fatti. Può spiegarsi così il nervosismo che sta caratterizzando le domeniche di Higuain, sempre più intento a litigare con gli arbitri e, dunque, sempre meno funzionale al gioco di Rafa Benitez. Sotto porta, il Napoli continua a fare fatica, senza i gol di Callejon, la classifica sarebbe molto preoccupante. Serve una maggiore concretezza e, ovviamente, servono i gol del Pipita per tenere in piedi le ambizioni del club e, soprattutto, per dare un senso a questa stagione, segnata dall’esclusione della Champions.
Voglia di giocare Vuole mandarlo in campo, l’allenatore spagnolo, sin dall’inizio, questa sera. Giusto per accelerarne il recupero, sperando che Higuain si ripeta contro lo Young Boys e che partecipi all’eventuale vittoria che porterebbe il Napoli a quota nove in classifica. L’impegno dovrà starci tutto, perché sia la gara europea sia la prossima di campionato, contro il Verona, dovranno essere di preparazione alla grande sfida in programma il primo novembre, al San Paolo, contro la Roma. Quel giorno, il miglior Pipita sarà indispensabile.
La Gazzetta dello Sport