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Iavarone: “Rafael è un punto oscuro”

TONI IAVARONE, giornalista, editorialista e blogger, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi sul Calcio Napoli proposti da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, su Radio Punto Zero, con Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo in conduzione, per il consueto punto sugli azzurri. Ecco quanto ha affermato: “Un abbaglio i quattro gol in totale, perché se c’è qualcuno che non ha visto la partita, può immaginare uno spettacolo straordinario ed emozionante, degno della Scala del calcio. Invece, sappiamo bene com’è andata, è stata una partita noiosa per 75 minuti, interrotta dal lampo di Callejon, un sorta di Bignami del calcio, con errori dall’una e dall’altra parte. Rafael è un punto oscuro, uno dei casi aperti ed irrisolvibili del Napoli e purtroppo, più passa il tempo e più sarà difficile porre rimedio. La gara di Milano doveva e poteva essere la partita della definitiva rinascita, una pietra importante per il terzo posto ed invece abbiamo giocato in maniera anonima e questo mi preoccupa tantissimo. L’unica nota positiva è che la compagnia, per ora folta ed agguerrita, una volta messe a regime le cose, dovrebbe sciogliersi, perché le potenzialità degli azzurri sono superiori a quelle delle altre. Non so cosa si siano detti De Laurentiis e Benitez in settimana, ma credo che non siano così lontani come potevamo immaginare. Certo è che sono ipotizzabili tutte le soluzioni e pensare ad un addio di Benitez non è una bella sensazione. Il Napoli ha un impegno da mantenere: proseguire l’avventura in Europa League, anche perché se giudichiamo inferiore l’organico dell’Inter non possiamo considerare superiore o pari ai nerazzurri, quello dello Young Boys. Ci sono delle cose che continuano a non convincermi, come l’impiego con il contagocce di Mertens. Oramai rientra nelle liturgie l’invito a Benitez a cambiare o provare a cambiare qualcosa nel modulo, ma credo che si perda solo tempo. Se qualcuno mi chiede che gioco fa il Napoli, devo rispondere che non lo so. Prendiamo Higuain, nel primo tempo sembrava un disperso perché attendeva, invano, qualche pallone giocabile e non credo che chi ha l’argentino in squadra debba utilizzarlo in questo modo”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!