TORINO – La prima vittoria interna dei granata coincide con l’allergia dell’Udinese – rivelazione di questo avvio stagionale – ai viaggi in Piemonte. Evidentemente Stramaccioni non ama la bagna cauda… Scherzi a parte il risultato non fa una piega: vince chi ci mette più ardore, anche se Ventura non ha dai suoi il colpo del ko. E Udine, sia pure dominata dopo l’iniziale equilibrio, ottiene cinicamente il colpo del pareggio ma lo fallisce. Nel calcio di oggi che regala toni iperbolici a gesti tecnici normalissimi, il primo tempo all’Olimpico è “dimenticabile”. Il rispetto tra le squadre comporta dieci giocatori su undici dietro la linea del pallone quando il possesso palla è altrui. Ventura senza Darmian, Glik ed El Kaddouri cambia tattica, schierando Bruno Peres esterno di destra e arretrando Molinaro, Jansson non fa rimpiangere il corazziere polacco.
Stramaccioni rinuncia all’acciaccato Kone e fa respirare Badu; il debuttante Evangelista fa… il brasiliano, vivace in proposizione, distratto in chiusura. L’equilibrio allora si ha sacrificando le fasi di partecipazione al gioco d’attacco degli esterni. Se i ritmi non vengono sollecitati, quindi, ne scaturisce ovviamente un bel po’ di contrasti centrali e tanti duelli individuali che, di solito, premiano la difesa. Non una parata degna di nota in 45 minuti, c’è però un palo colpito da Vives che si mette in proprio, infilandosi in area per tirare di punta, in anticipo, e sfiorare il bersaglio grosso. Amauri ha un paio di palloni interessanti in avvio ma spara sui difensori come fossero sagome di un tiro a segno da luna park. Quagliarella è altruista e a noi piace più egoista. Sul lato opposto, Di Natale ha pochi palloni giocabili, ci prova Thereau – vivace – a movimentare le repliche. Ma Gillet fa lo spettatore non pagante, anche sulla migliore delle occasioni ospiti, un colpo di testa di Thereau su azione d’angolo, con la sfera che sfiora il palo lontano. Il primo tempo è tutto qui, un cortometraggio in bianco e nero.
Il technicolor lo mette, evidentemente, Ventura nel riposo. Nella ripresa, infatti, se l’Udinese mantiene lo stesso atteggiamento, cambia notevolmente la squadra granata. In meglio: nell’atteggiamento e nel ritmo. Udine viene messa alle corde, in varie occasioni: sui lati Molinaro e Bruno Peres impongono il cambio di passo, in mezzo domina con personalità Vives e trascina con sé Benassi, che tanto alle chiusure pensa Gazzi. Davanti a Karnezis si creano molte ammucchiate, manca il colpo decisivo, ma l’ospite è spesso in affanno, il gioco aereo è un tallone d’Achille. Al 10′ c’è la prova decisiva del gol, con Amauri che sale in cielo e schiaccia di testa verso l’angolino, ma Allan attutisce col corpo e Karnezis arriva a prenderla sulla linea. E’ un campanello d’allarme, ma Udine non lo sente. Rimane pericolosamente schiacciata indietro. Centoventi secondi dopo, così, arriva il gol. Molinaro va al solito traversone, c’è una sponda aerea del tuttofare Vives e Quagliarella trova il colpo di testa che infila, con uno spiovente, il portiere greco.
Sì, ora la trama del match si è fatta avvincente. L’Udinese prova a reagire, l’occasione migliore capita sui piedi di Thereau, molto più vivace del grande Totò. La sponda aerea dell’intelligente Bruno Fernandes, al 27′, offre al francese un tiro al volo ideale sul dischetto del rigore. Thereau però ha il torto… di colpirla troppo bene, il tiro finisce alto. Il Toro torna poi a spingere sull’acceleratore, c’è Bruno Peres che domina la scena nella ripartenze e Moretti che oltre a chiudere si propone con piglio e personalità. In pratica va più vicino al raddoppio il Toro piuttosto che l’Udinese al pareggio.
TORINO: Gillet 6 – Jansson 7, Bovo 6, Moretti 6,5 – Bruno Peres 7, Benassi 6 (59′ Sanchez Mino 6), Gazzi 6 (73′ Nocerino 6), Vives 7 (78′ Perez 6), Molinaro 6 – Amauri 6,5, Quagliarella 7. All. Ventura
UDINESE: Karnezis 6 – Widmer 5,5, Heurtaux 6, Danilo 6, Pasquale 5 – Evangelista 6 (62′ Badu 5,5), Allan 6, Pinzi 5,5 (70′ Guilherme 6), Bruno Fernandes 6,5 – Thereau 6 (79′ Muriel 5,5) – Di Natale 5. All. Stramaccioni
ARBITRO: Russo 6,5 di Nola
RETI: 62′ Quagliarella.
NOTE: recupero: 0′ e 5′. Ammoniti: Molinaro, Benassi, Heurtaux, Allan e Perez. Corner 8-6 per il Torino
Fonte: Repubblica