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Roma-Chievo 3-0, riprende la marcia dei giallorossi

ROMA – I cali di tensione non fanno più parte del DNA della Roma. E’ uno dei tanti meriti, forse il principale, di Rudi Garcia. Costretto a gestire due settimane di polemiche furenti dopo il big match dello Juventus Stadium e capace di riportare i suoi subito sulla retta via, con una conferenza stampa prepartita che ha immediatamente richiamato all’attenzione e all’ordine un gruppo che ha in mente lo scudetto come obiettivo principale. Serviva una vittoria che non sfiancasse i “sopravvissuti” in vista del delicatissimo impegno con il Bayern Monaco e la Roma ha eseguito il compito senza sbavature, accelerando in avvio e gestendo a meraviglia ritmi e possesso palla con il risultato già in tasca. I capitolini riescono ancora una volta a sopperire alle tante assenze – fuori Manolas, Castan, Keita, Strootman e Iturbe, lasciato a riposo Gervinho – come se nulla fosse, certificando ulteriormente la bontà del sistema difensivo di Garcia, che ha saputo rilanciare Yanga-Mbiwa dopo le enormi difficoltà del periodo inglese.

CHIEVO, CHE CONFUSIONE – Davanti, a dirla tutta, ha trovato un avversario insolitamente spaesato. Eugenio Corini ha optato per un Chievo particolarmente rinunciatario – difesa a 5, tre mediani e due punte abbandonate a loro stesse – e allo stesso tempo distratto, nonostante l’impostazione. Presentarsi all’Olimpico per difendersi senza saperlo fare fino in fondo è il peccato originale dei clivensi, che non entrano mai in partita e confermano le fatiche di questo inizio di stagione. L’atteggiamento degli ospiti è passivo, Garcia schiera Totti di fatto nel vecchio ruolo di trequartista e il 10 giallorosso diventa ben presto padrone della partita, senza mai trovare pressione e innescando a più riprese Maicon, molto aggressivo sulla fascia destra nei primi 20 minuti di gara.

SUBITO DESTRO – Che il Chievo non sia attentissimo risulta evidente già dai primissimi secondi, quando Ljajic potrebbe addirittura scappare in contropiede verso Bardi ma sbaglia l’aggancio decisivo. Al 4′ la Roma passa. Angolo da destra, Pjanic sceglie il primo palo, Frey resta sui blocchi e Destro inventa una gran torsione aerea, pescando l’angolo opposto dopo essersi quasi inginocchiato. Tranquillità tecnica e consapevolezza dei propri mezzi sono i due tratti distintivi di una squadra che sa quando rallentare e quando mettere alle corde l’avversario. Gli strappi sono a firma Maicon – discesa e cross per Destro leggermente troppo lungo -, la gestione del pallone spetta a Totti. Sventagliata per Ljajic, il serbo calcia male al volo. Ma l’ex viola è in giornata, Totti lo premia ancora con un lancio in profondità. Sfera raccolta sulla destra. Zukanovic puntato e saltato verso il fondo entrando in area, diagonale destro potente ma centrale, Bardi si lascia bucare e il cuoio va a baciare la rete.

RIGORE FRA I FISCHI – L’unico squillo del Chievo è un colpo di testa di Paloschi sugli sviluppi di una punizione, comunque bloccato senza affanni dal rientrante De Sanctis. Dopo la mezz’ora l’Olimpico accoglie fischiando sonoramente l’assegnazione di un calcio di rigore per evidente trattenuta di Dainelli ai danni di De Rossi: il penalty, per il tifo giallorosso, dopo i veleni di Torino sa di beffa. Totti si presenta sul dischetto e non fa distinzioni, sparando sotto l’incrocio una sassata imparabile per Bardi. La Roma ha ancora fame e va a caccia del poker, Destro ci prova ma la sua conclusione è sporcata da Frey, poi decide di mettersi al servizio del suo capitano, servendolo ai 20 metri. Totti stoppa e calcia verso il palo lontano, fuori di pochissimo. Mancherebbe un tempo ma Corini non cambia nulla dal punto di vista tattico, dichiarando la resa già al 45′. Nella ripresa la ricerca del quarto gol non è impellente, Ljajic e Totti ci provano con soluzioni da fuori ed è il serbo ad andare particolarmente vicino ai pali, pur senza poter festeggiare la doppietta. Destro non arrotonda il punteggio in un finale di gara in cui trovano spazio anche Paredes e Uçan, Garcia dosa le forze richiamando Pjanic e Nainggolan. Il Bayern è alle porte, per la Roma sarà una notte potenzialmente decisiva.

ROMA-CHIEVO 3-0 (3-0)
Roma (4-3-1-2):
De Sanctis 6; Maicon 7, Yanga-Mbiwa 6.5, Astori 6, Cole 6; Pjanic 6.5 (23′ st Paredes sv), De Rossi 6, Nainggolan 6.5 (44′ st Uçan sv); Totti 7.5 (16′ st Florenzi 6); Ljajic 7, Destro 7. (Skorupski, Lobont, Emanuelson, Holebas, Somma, Torosidis, Gervinho, Sanabria, Verde). All.: Garcia
Chievo (5-3-2): Bardi 5.5; Sardo 5.5 (26′ st Cesar sv), Frey 5, Dainelli 5, Zukanovic 5,5, Biraghi 5 (36′ st Edimar sv); Cofie 5.5, Radovanovic 5, Hetemaj 5.5; Paloschi 5, Maxi Lopez 5 (20′ st Meggiorini 5.5). (Bizzarri, Seculin, Gamberini, Bellomo, Birsa, Lazarevic, Mangani, Schelotto, Pellissier). All.: Corini
Arbitro: Calvarese
Reti: 4′ pt Destro, 25′ pt Ljajic, 33′ pt rig. Totti
Ammoniti: Maxi Lopez e Pjanic
Recupero: 0 e 2′

Fonte: Repubblica

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