MILANO – Il Milan cerca di chiudere al meglio il mini-ciclo veronese: dopo aver battuto il Chievo due settimane fa a San Siro, i rossoneri sono attesi al Bentegodi dalla sfida con l’Hellas in programma domani pomeriggio. Inzaghi deve ancora decidere se schierare Menez, di sicuro dovrà sostituire De Jong squalificato ed è chiamato a maneggiare un principio di insoddisfazione da parte di El Shaarawy.
Inzaghi, El Shaarawy ha manifestato un certo fastidio per le ultime esclusioni.
“Mi sarei arrabbiato se avesse detto che era contento. Le sue parole le abbiamo sentite e sono rispettose. Ha solo fatto capire che gli piace giocare. Dimostra tutto in allenamento e in campo, mi sarei arrabbiato se avessi visto il contrario. Tutti quelli che stanno fuori si arrabbiano, come normale. Non c’è nessun caso El Shaarawy. Se ha reagito così, vuol dire che ha preso da me”.
Domani il Faraone giocherà dall’inizio?
“Non lo so. Se domani giocherà dovrà dimostrare quello che sa fare. Se entrerà dalla panchina dovrà fare come contro il Chievo e mettermi in difficoltà per le prossime partite. E’ molto sereno perché sa della mia stima”.
Diego Lopez sarà in porta dal primo minuto?
“Valuterò domani mattina. In ogni caso c’è Abbiati che è una garanzia”.
Menez è pronto per essere schierato subito dopo aver recuperato dall’infortunio muscolare?
“Jeremy, Diego Lopez e Bonaventura sono ancora in forse. Devo ancora valutare. Comunque sono a disposizione. Valuterò i pro e i contro. Ho gente capace di sostituire certi elementi al meglio quindi non mi fascio la testa. Deciderò domani mattina”.
Sarà Essien a sostituire lo squalificato De Jong?
“Ho pensato molto a questo aspetto anche in relazione al sistema di gioco. Essien gioca e sono felice di metterlo in campo perché è un ottimo professionista. Se lo merita. Lui rende al meglio come vertice basso della mediana. Sarei felice se disputasse una grande partita”.
L’allenatore del Verona, Mandorlini, ha detto che lei non ha fatto la gavetta: “Ognuno ha la propria strada, per alcuni è dritta, per altri ci sono curve da affrontare”. Come risponde?
“Non mi sento un raccomandato, ma solo fortunato perché posso allenare la squadra che amo. Rispetto Mandorlini e gli faccio i complimenti. Sta facendo annate positive ma non mi meraviglio perché un grande tecnico e grande lavoratore. Senza Iturbe e Romulo, il Verona è addirittura migliorato. Vogliono giocare un calcio più raffinato”.
L’attacco del Verona sarà guidato dal suo amico Toni.
“E’ un avversario spigoloso. Posso solo fargli complimenti perché riesce ancora a fare la differenza. Con il Milan ha già dato l’anno scorso, spero si possa riposare per una partita, tipo domani”, sorride Inzaghi.
Emozionato per il ritorno a Verona dove ha giocato una stagione in serie B?
“Ho ancora molti amici in città. Lì ho vissuto un anno importante. Domani sarò avversario ma ci sarà sempre stima. E’ lì che mi hanno dato il soprannome Superpippo”.
Berlusconi la sta appoggiando molto.
“L’ho visto molto felice della squadra. Dobbiamo dargli molte soddisfazioni. Lui chiede un buon calcio e noi lo vogliamo accontentare. Ho letto che mi ha dato un bel voto finora. E’ stato benevolo perché mi vuole bene. Dobbiamo ancora crescere per dare soddisfazioni a tutti. A fine anno spero di ricevere ancora un bel voto, è questo quello che conta”.
L’obiettivo è il 3° posto?
“Non voglio parlare di piazzamenti. Temo un po’ tutte le squadre perché ci sono otto formazioni che possono lottare per le prime posizioni. Vogliamo crescere ad ogni partita, raggiungendo l’Europa, il sogno resta la Champions ma parlarne ora è troppo presto”.
In rosa ci sono molti giocatori: non teme che chi viene utilizzato meno possa creare problemi ambientali?
“Non ho questo timore. E chi dovesse incrinare la tranquillità se ne andrà. Non accettiamo lamentele. Ma non mi pongo il problema perché non c’è stata nessuna situazione del genere. Non esiste malessere, ma semplice arrabbiatura per non poter giocare. Tutti sanno che siamo in molti. L’avevo detto con chiarezza ad alcuni calciatori. Non ci saranno mai atteggiamenti sbagliati, poi se qualcuno a gennaio vorrà andare via avrà la possibilità di farlo”.
Cosa pensa della lunga coda di polemiche seguite a Juventus-Roma?
“Ho letto ma voglio parlare solo del mio Milan. L’unico pensiero va agli arbitri, dobbiamo aiutarli perché sono esseri umani e possono sbagliare. In tutti i grandi sport si usa la tecnologia. Usata nella giusta maniera potrebbe dare una grossa mano e portare tranquillità”.
Fonte: Repubblica