Il Napoli al bivio e Higuain insegue il suo primo gol
Il campione e il giovane talento. In comune hanno un feeling speciale con l’area di rigore e il numero 9 sulle spalle, il simbolo degli attaccanti di razza. Gonzalo Higuain e Mauro Icardi. I riflettori saranno puntati sui bomber che possono fare la differenza. Segni particolari: entrambi argentini. Il Pipita però è nato in Francia, a Brest, per poi trasferirsi a Buenos Aires, quando suo padre Jorge fu ingaggiato dal River Plate. Maurito, invece, è di Rosario. Ma le storie sono quasi agli antipodi. Higuain è quasi un predestinato: figlio d’arte, settore giovanile e debutto in massima serie con i Millonarios per poi spiccare il volo (a 20 anni) verso il Real Madrid. Icardi è cresciuto a Barcellona, era un ragazzino promettente. Frequentazione assidua della “cantera”, poi ha deciso di non aspettare il suo turno considerando la collezione di campioni che indossano la maglia blaugrana e ha scelto la Sampdoria nel 2011, appena diciottenne. Unastagione di apprendistato, poi 10 gol in serie A che l’hanno reso un pezzo pregiato del mercato. Ci ha provato pure il Napoli, corteggiandolo per diversi mesi, poi lui ha scelto l’Inter. E domani affronterà Higuain cheì considera un modello da imitare. Nel frattempo spera di batterlo a San Siro per restituire slancio alla stagione nerazzurra dopo le due sconfitte consecutive contro Cagliari e Fiorentina. Al suo fianco avrà un altro campione che sprizza classe. Rodrigo Palacio supera gli avversari a passo di tango. Nel dna ha l’imprinting del Boca Juniors, quindi vivrà un vero e proprio derby contro il campione del Napoli, nato invece nel River Plate. Ma i punti di riferimento offensivi sono Icardi e Higuain. Con interpretazioni del ruolo diverse: il primo è molto potente (con una struttura muscolare complessa), ricorda un po’ Bobo Vieri. L’azzurro ha piedi “gentili”, pennella assist senza dimenticare che il suo mestiere è quello di segnare. In campionato, però, non lo fa da troppo tempo. Tripletta alla Lazio lo scorso 13 aprile, poi più nulla. La statistica va aggiornata e l’Inter sarebbe l’occasione perfetta per cancellare uno “zero” fastidioso e trascinare il Napoli verso un risultato di alto livello. L’incrocio assomiglia ad un bivio: un successo può riaccendere l’entusiasmo dei tifosi e dare un nuovo senso alla rimonta considerando gli obiettivi prestigiosi sbandierati nuovamente da Hamsik e Callejon che hanno rispolverato dal cassetto la parola scudetto. «Ma serve continuità». Ovvero il colpaccio contro l’Inter che, dal canto suo, non può proprio permettersi passi falsi. Mazzarri si affida ad Icardi per uscire dalle sabbie mobili della crisi. Il giocatore ha segnato tre reti al Sassuolo, poi si è fermato per un nuovo infortunio. Ora sta bene ed è pronto a confrontarsi con Higuain. Il campione e il giovane talento. Luci (accese) a San Siro.
La Repubblica