C’è (ancora) posto per me? Non si sa, perché per la sua mediana, come per altri settori, Benitez s’è guardato bene dall’assegnare posti fissi. E questo per una serie di fattori. Un po’ perché è nel suo modo di intendere il calcio, ma anche per far giocare chi sta meglio, chi è riuscito a rimettersi in forma dopo i mondiali, i preliminari di Champions e quant’altro.
E poi perché non c’è nessuno in quella zona di campo che spicchi davvero, intorno a cui far ruotare un po’ tutti gli interpreti di ruolo. C’erano una volta tre svizzeri, ma adesso ne è rimasto uno solo, e poi ci sono uno spagnolo (Lopez), un italo-brasiliano (Jorginho) e un uruguaiano (Gargano). S’intende, parlando di mediana, volendo cioè catalogare i vari Hamsik e De Guzman fra gli attaccanti.
PROGRESSI. E dunque, c’è posto per lui? Forse sì, forse no: come al solito si può solo tirare a indovinare, perché Rafa ci ha abituati ad una suspense che si protrae sino all’ora prima del match. Ma David Lopez Silva bisserà in Napoli-Torino di domani notte? Certo è che, per come ha giocato a Bratislava, meriterebbe l’immediata riconferma. Sempre lucido soprattutto, ma poi dinamico, pugnace, ottimo frangiflutti di centrocampo con giusto senso dell’orientamento. Insomma, una nota lieta ed un punto in più a favore di Rafa Benitez. Che ha garantito in estate, e senza indugio, per l’ultimo arrivato in casa-Napoli. Lui è riuscito ad intendersi subito con il tecnico connazionale: «Mi ha chiesto di proteggere la difesa, per poi uscire dalle situazioni complesse con giocate semplici». Sic et simpliciter, infatti. Ha seguito alla lettera il diktat del mister risultando fra i migliori contro lo Slovan. Infondendo sicurezza al reparto, dopo aver saggiato il San Paolo per una manciata di minuti (Sparta Praga) e poi ad Udine per tutta la corsa e col Sassuolo idem. Bilancio più che positivo per questo ragazzone di 24 anni (25 tra cinque giorni), spalle larghe e molto abile nel gioco aereo. Il che non guasta. E pensare che non c’erano state parole dolci (su twitter) al suo indirizzo, il giorno dell’annuncio. Più che altro da parte dei delusi per l’andamento del mercato, che aspettavano il colpaccio e non un semi-sconosciuto. Spalle larghe, appunto, perché lui invece è andato dritto per la sua strada, senza farsi condizionare. Pronto e smanioso di incassare una nuova meritata chance.
Corriere dello Sport