Juventus, Morata recupera a tempo di record. Ma Allegri non cambia l’attacco
TORINO – “Mi sento bene. Sono già a disposizione e ho moltissima voglia di giocare la partita di domenica. Sappiamo che sarà una sfida importante e quindi faremo il massimo per vincere”. La voce è quella di Alvaro Morata, che ha voluto rassicurare i tifosi abbonati al canale tematico bianconero: lo stiramento al gluteo destro rimediato nel concitato finale di Atletico Madrid-Juventus è già assorbito. La notizia del suo recupero-lampo deve essere arrivata anche in Spagna, visto che il nome dell’attaccante è nella lista dei convocati della Nazionale Under 21 per gli spareggi contro la Serbia in programma il 10 e 14 ottobre. La partita invece è il secondo “partidazo” – per dirla con l’attaccante spagnolo – che attente la Juve nel giro di quattro giorni: dopo l’Atletico, che ha svelato una Signora per la prima volta imperfetta e vulnerabile, ecco il big match contro la Roma, attesa domenica in uno Stadium già “tutto esaurito” per la prima volta nell’era Allegri. “Quell’ambiente è molto bello e caloroso – prosegue Morata -, e inoltre incute timore agli avversari”. In Spagna lo chiamano “miedo escénico”, è la fifa da palcoscenico, uno stato inibitorio che limita le capacità degli attori, teatranti o calciatori che siano.
Se è vero che non c’è due senza tre, lo scontro al vertice finirà in pareggio come negli unici due precedenti in cui Juve e Roma si sono affrontate mentre erano capoliste della Serie A, a pari punti (0-0 all’Olimpico romano nel 1997, con scudetto poi vinto dai bianconeri, e 2-2 al Delle Alpi nel 2003, con il titolo al Milan). Gli ultimi tre incroci di campionato allo Stadium hanno invece dato sempre ragione piena alla Juve, per un totale di ben 11 gol a 1.
Morata ha quindi parlato del “grande onore e orgoglio di indossare la maglia bianconera”, della calorosa accoglienza che gli hanno riservato i suoi nuovi tifosi “davvero eccezionali”, della sua “vita tranquilla nel centro di Torino, una città perfetta per me”, del rapporto subito ottimo con Allegri, “con il quale mi confronto spesso e lavoro molto sulla tattica” e della fortuna di avere incontrato il connazionale Llorente, “il compagno con cui mi sono trovato meglio: lui, Pereyra e Asamoah mi stanno aiutando tanto”.
Quelli dell’argentino e del ghanese dovrebbero essere con Ogbonna gli unici volti nuovi rispetto alla squadra che mercoledì ha perso di misura al Vicente Calderón, candidati a prendere il posto di Vidal, Evra e Caceres, quest’ultimo reduce da una lussazione alla spalla destra. In difesa verranno infatti confermati Buffon, Bonucci e Chiellini, mentre a centrocampo si rivedranno Lichtsteiner, Marchisio e Pogba, visto che Pirlo sembra arruolabile al massimo per uno spezzone. L’attacco, infine, per la settima volta su otto uscite stagionali verrà affidato al collaudato tandem formato da Tevez e Llorente, con lo spagnolo ancora all’inseguimento del primo centro stagionale, incalzato dalla concorrenza proprio del connazionale Morata. Costretto ad affrontare in campionato il primo momento caldo della sua gestione, Allegri è infatti intenzionato a cambiare il minimo indispensabile.
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- Protagonisti:
- alvaro morata
Fonte: Repubblica