180′ senza subire gol, ma Rafael deve ancora crescere
Seconda partita senza prendere gol. Il Napoli si scopre finalmente invulnerabile, modificato il trend di tutta la prima parte di stagione con ben undici reti subite in sette partite. Contro lo Slovan la bella notizia è propria questa: Rafael non ha preso gol,dopo aver chiuso imbattuto anche la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo. Certo,il portiere brasiliano qualche brivido lo ha fatto correre anche stavolta con le sue uscite non impeccabili lontano dai pali ma non aver subito gol per la seconda partita di fila gli servirà a rafforzare le sue convinzioni. Però deve ancora crescere in rendimento, sicurezza e personalità. Napoli che non prende gol con una difesa tutta nuova. Non convocato Albiol, funziona la coppia centrale Koulibaly-Britos. Il francese è quello sempre impiegato, non ha saltato neanche una partita e sta crescendo in autostima. L’uruguaiano si sta finalmente ritrovando e dopo la bella prestazione da laterale sinistro contro il Sassuolo si disimpegna bene anche al centro della difesa. Nuovi gli esterni. Sulla sinistra torna Ghoulam e a destra si rivede Maggio che dà segnali di miglioramento. «Queste ultime vittorie restituiscono entusiasmo, volevamo vincere e abbiamo mostrato la mentalità giusta. Noi non vogliamo mollare nessuna competizione, lotteremo fino alla fine concentrandoci partita per partita. È presto per dire che siamo favoriti in Europa League, sono state giocate solo due partite e la strada è ancora lunga», ha dichiarato l’esterno, riconfermato da Conte nel gruppo dei convocati per le prime due partite della sua gestione in settembre. Crescita della difesa, soprattutto crescita della fase difensiva e in generale un atteggiamento più giudizioso da parte del Napoli. Ecco perché adesso i pericoli sono minori e lo Slovan l’occasione più grossa l’ha costruita con la traversa colpita su punizione da Milinkovic, l’attaccante dello Slovan che aveva già sfiorato la rete con un colpo
di testa. Squadra più compatta, maggiore copertura degli spazi da parte degli azzurri e lavoro in fase
di non possesso di tutti,a cominciare dagli attaccanti con il sacrificio in rientro stavolta maggiore da parte di Mertens e la grande generosità di Zapata, oltre all’equilibrio tattico sempre garantito da parte di Hamsik. E soprattutto la presenza di David Lopez, il centrocampista spagnolo si conferma essenziale e decisivo per quello che è il modulo tattico di Benitez, il 4-2-3-1. Gioca mediano davanti alla difesa e riesce a fare perfettamente da schermo perché protegge a dovere la linea a quattro: deciso nei contrasti e utile nel gioco aereo. Lopez dimostra di avere già una buona condizione atletica. Nel ruolo si attendeva un top player che potesse garantire il salto di qualità ma l’ex centrocampista dell’Espanyol in queste prime uscite sta svolgendo con efficacia il suo compito. Tra le note liete anche l’esordio assoluto stagionale di Mesto entrato al posto di Hamsik e schierato alto a destra al posto di Callejon.
Il Mattino