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Pecci: “Una squadra di calcio è come un pianoforte, in otto lo portano e in tre lo suonano”

Eraldo Pecci, ex centrocampista azzurro è intervenuto a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli dove ha rilasciato alcune dichiarazioni:  “Ciò che differenzia una grande squadra da una piccola squadra è la continuità di vittorie: a ogni giornata di campionato bisogna vincere e non ci si può accontentare come fanno le provinciali. La partita persa dal  Napoli in casa contro il Chievo è stata giocata meglio di quella della Fiorentina o dell’Inter, che però hanno raccolto più punti, ma è stata giocata peggio   della gara vinta dal Napoli contro il Sassuolo ….tutto ciò per dire che quel che conta e che resta sono i risultati. Voglio definire il Napoli di questo periodo con  una metafora: una squadra di calcio è come un pianoforte: in otto lo portano e tre lo suonano. Ho rispetto per chi lo porta, ma ogni tanto va anche suonato”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!