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Sassuolo-Napoli, i top e i flop di Paolo Prestisimone

Questa rubrica, eletta per entrare tra le classiche di “NapoliMagazine.Com”, non è altro che una sorta di ‘pagellona’ della giornata calcistica. Ma con una particolarità: non pretende di avere sempre ragione o di non sbagliare mai bersaglio. Così come nacque tanti anni fa sulle pagine del Giorno (quello di Brera, Fossati, Signori, Clerici, redazione sport diretta da Franco Grigoletti) in cui ebbi la fortuna di militare, ha un taglio diverso dalle classiche pagelle. Dissacrante, se possibile ironico

 BUONI

 Benitez (6 e 7,5) – Doppio (caso rarissimo) voto per lui: il primo per il successo sul Sassuolo, il secondo per come è maturato e per il momento in cui è arrivato. Zio Rafè correva sul filo, e considerata la silhouette non dev’essere stata impresa facile. Battere gli emiliani contava, il come molto meno. Ha badato al sodo, come normalmente non fa. Ci ha messo la giusta dose d’umiltà plasmando il ferreo 4-2-3-1 secondo le necessità, e chi se l’aspettava. Non rinnegandolo, certo (per carità), ma adattandosi alle esigenze.

 Gargano 7 – Brutto, sporco e cattivo, come gli si confà. Ma utile alla causa, maledettamente utile.  Mette le mani (i piedi) nei rifiuti e ne tira fuori non certo perle luccicanti, ma oggetti da riciclare e rivendere facendone profitto. Che resti brutto sporco e cattivo, serve –  e se serve – anche così.

 Britos 6,5 – Benitez lo piazza a sorpresa a sinistra della linea difensiva, inizialmente non si capisce se per disegno tattico o esigenza. Con l’andare avanti prevale la prima scelta. Stavolta pare a suo agio, svincolato dai delicati equilibri-non equilibri del centro difesa. Persino la non eccelsa qualità dei suoi piedi se n’avvantaggia. Buon per lui e buon soprattutto per il Napoli.

 Koulibaly 6,5 – Rieccolo il watusso nero che all’arrivo aveva fatto sognare. Non poteva essere diventato un pigmeo tattico. Stavolta non spreca né di piede né di testa, anzi con quella (la capoccia) ripulisce – modello tergicristallo – dai rischi di sporco l’area, da ogni schizzo. E al 90’ scopriamo la plancia pulita, persino luccicante. Sperando che la ripulitura riesca anche contro avversari più seri, il vostro cronista s’accontenta. Per ora.

CATTIVI

La squadra 5,5 – Lungi da noi calcare la mano in una domenica in cui vince in trasferta. Fare troppo i severi non conviene, anche perché non sappiamo il futuro che ci riserva. Ma per onestà c’è da dire che non è giusto neppure accendere i fuochi a Piedigrotta. Tre punti sì, ma come? Il resto della squadra ha fatto il dover suo, niente di più, manco una virgola.  Anzi. Perché questo Napoli può bastare col Sassuolo e con…  pochi, pochissimi altri. Squadra che resta mediamente grigia, se non spenta quasi.  Idee zero, entusiasmo zero virgola zero. E che resta dietro la lavagna dei Buoni e Cattivi. Con le mani in testa e gli occhi bassi. Perché Napoli aspetta un altro Napoli. Per ora s’accontenta, solo per ora

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