Dalle parole ai fatti. Dal Palermo al Sassuolo. Il Napoli è già ad un bivio e domani bisognerà dare seguito ai propositi di riscatto con una prestazione convincente a Reggio Emilia. Il banco degli imputati è affollato, ma tramutare i fischi in applausi non è poi così difficile quando si hanno qualità tecniche e morali per uscire da una situazione delicata. Società ed allenatore non hanno certo fatto il massimo sin qui. La campagna acquisti non è stata all’altezza dei proclami, le scelte di Benitez non hanno convinto e il tecnico sarà sotto esame fino alla gara con il Torino. Ora, però, sono anche i giocatori a doversi assumere le loro responsabilità.
Mea culpa Marek Hamsik, ad esempio, è stato spesso accusato di non caricarsi la squadra sulle spalle, di non trascinare i compagni come la fascia da capitano gli imporrebbe. Dal suo sito ufficiale emerge il desiderio di fare mea culpa e provare a ripartire: «L’avvio non è stato quello che ci aspettavamo. Dopo quattro partite di campionato abbiamo soltanto 4 punti e questo non è sufficiente – ha detto lo slovacco -. I nostri tifosi sono eccezionali e non meritano ciò, dobbiamo migliorare a cominciare dalla sfida con il Sassuolo, che vogliamo vincere». Concetti chiari quelli di Hamsik, che capisce il momento e alza la cresta. Nelle ultime uscite, Marek è apparso più a suo agio nel ruolo di mezzapunta. Peccato che in campionato fatichi ad andare in gol: uno solo nelle ultime 21 gare in cui è sceso in campo. Il Sassuolo è avvisato. A proposito, domani il Napoli cambierà ancora formazione. Rispetto a mercoledì dovrebbero partire titolari Maggio, Zuniga, Lopez, Insigne e Higuain (con Henrique centrale al posto di Albiol). A prescindere dagli interpreti, il Napoli deve svegliarsi. De Laurentiis per vedere la partita domattina si alzerà alle 3.30. Da Los Angeles aspetta che Hamsik e compagni passino dalle parole ai fatti.
La Gazzetta dello Sport