Benitez: “Bisogna essere più cinici in attacco, fiducia in Hamsik. Vi spiego la mia idea di turnover”
Benitez parla in conferenza stampa alla vigilia del primo turno infrasettimanale di campionato che il Napoli giocherà in casa contro il Palermo: “Con il Presidente ho parlato ieri, siamo tutti e due fiduciosi che la squadra farà una buona stagione. Reti subite? Abbiamo fatto meno reti, ma se abbiamo fatto più tiri in porta bisogna essere più cinici: bisogna migliorare davanti la nostra porta e segnare di più. Siamo la squadra che tira di più in porta in tutta la Serie A, siamo la squadra che tira nello specchio della porta più di tutti. L’anno scorso la squadra attaccava e segnava, ma subiva 8-10 ripartenze: bisogna trovare questo equilibrio tra fase difensiva e offensiva, per cercare di trovare anche più concretezza davanti la porta.
Hamsik? Per me Marek ha fatto un inizio di campionato a livello dell’anno scorso: era un po’ affaticato, ma sono molto soddisfatto di lui e credo sarà ancora un calciatore importante per questa squadra.
Nomi per il mio successore? Quando sono arrivato a Valencia, dopo 13 giornate senza perdere, alla fine abbiamo vinto il campionato, e poi sono rimasto tre anni. Bisogna avere la squadra e la fiducia giusta: ogni giorno che vedo la squadra allenarsi, sono convinto che questa squadra ha i numeri per fare bene e lo ha dimostrato anche l’anno scorso in tutte le competizioni.
Formazione di domani? La squadra lavora per fare meglio e lo fa con fiducia. L’obiettivo è vincere la prossima partita: noi come squadra e come rosa siamo capaci di arrivare fino al top, per cercare di arrivare il più in alto possibile.
Turnover? Bisogna definire prima cos’è un turnover, e ciascuno di noi ha la sua idea: abbiamo bisogno di cambiare i giocatori se giochiamo ogni 2-3 giorni, c’è una riunione col nostro staff e sappiamo che la perdita di intensità dopo la seconda partita arriva fino al 17%. Se abbiamo un giocatore che è stanco, ma sappiamo che può dare un contributo migliore rispetto ad un altro, allora non facciamo turnover. E’ necessario cambiare i giocatori per mantenere alto il livello fisico dei calciatori: certamente quando si perde, è colpa dell’allenatore, se si vince siamo tutti bravi. Se non facciamo turnover e s’infortuna un calciatore per un mese, cosa facciamo? Bisogna decidere, se si può rischiare un calciatore o una partita.
Al di là dei numeri, anche io sono un uomo di calcio e quindi devo analizzarli: una squadra che corre di più non significa che sta meglio fisicamente. I numeri dicono qualcosa, ma non dicono tutto: la differenza con l’anno scorso sta nella Champions, nella preparazione fatta insieme, invece quest’anno si viene dal Mondiale. Bisogna recuperare la fiducia, ma questo non si fa col cuore, ma con la testa, sin prisa sin pausa. Detto ciò, bisogna analizzare le partite e le sconfitte: non bisogna andare tutto di fretta, ora abbiamo sufficienti numeri per dire che il lavoro fatto fino ad ora è buono.
Mancanza di fiducia? Io sono molto arrabbiato per queste due partite e sono convinto al 100% che la squadra sta bene e che meritava di più. Io ascolto tutti, ma non posso perdere la testa: io sono concentrato al 100% per vincere le partite, con tutta la mia passione e la mia voglia e sono tranquillo, che non significa non avere passione. Quello che devo trasmettere è la tranquillità, e lo faccio anche attraverso il mio staff. Se devo far riposare un calciatore, lo faccio: quello che io voglio è vincere. Noi lavoriamo ogni giorno per capire cosa abbiamo fatto male. Nel match contro l’Udinese abbiamo fatto molto bene in fase difensiva , la squadra ha subìto zero in difesa. Credo che la strada sia quella giusta.
David Lopez è stato fisicamente grandioso contro l’Udinese. La qualità di Michu è l’inserimento in area, ma deve trovare la condizione fisica e continuare a lavorare coi compagni.
Scelte di formazione contro l’Udinese, troppi cambi? Insigne può giocare al posto di Mertens, l’ha fatto spesso. Michu deve ritrovare la forma, e c’era Higuain. Poi ci sono stati gli inserimenti di Callejon e De Guzman, in una partita che era sotto controllo: poi c’è stato questa specie di cross in cui abbiamo subito gol, ma la partita si poteva vincere anche con le scelte fatte dall’inizio. Tutti abbiamo ragione dopo la partita: io credo, ripeto, che il match era sotto controllo e la partita si poteva vincere anche così. Certamente abbiamo tirato di meno, ma questo perché siamo anche migliorati in fase difensiva, e magari ci voleva un palleggio più veloce, ma avendo Jorginho out e Inler con la febbre, questo non era possibile. “