L’esorcista Pipita: stesso angolo, ma stavolta è gol
Il gol. Sì, il Napoli cercava il gol. E lungo il sentiero minato del presente ha trovato molto di più: Higuain, l’uomo che non doveva esserci e invece c’è stato, e Mertens, il centauro belga padrone della fascia: entrambi dentro al match con la classe e la personalità che soltanto i duri del calcio possono permettersi. Poteva essere un’altra serata triste, gli azzurriì nel pallone e nella polvere, a rotolarsi nellaì crisi, ed invece ecco il Pipita eì il genietto terribile sovrastare tutti: un assist da circoletto rosso e un acuto su rigore dall’alto valore simbolico per l’argentino, una doppietta intrisa di talento per l’esterno.
Carattere Con tutta la rabbia possibile, il primo calcio alla crisi l’ha dato lui. Un rigore, mille motivi. Perché Higuain ha tirato con forza e precisione nello stesso angolo della porta di domenica scorsa, dove il portiere del Chievo Bardi aveva allungato le sue manone, deviando in angolo la conclusione. Stavolta, no. L’argentino, omaggiato da un lungo applauso all’uscita dal campo, ha scaricato in rete il pallone e le scorie di una delle settimane più tormentate del Napoli. Poi Mertens ha cancellato tutte le paure con due colpi da centravanti rapace: «Dopo il k.o. di domenica dovevamo dimostrare alla nostra gente che volevamo questi 3 punti – ha detto nel dopo gara Higuain -. È stata una gara importante, dovevamo dimostrare carattere. Lo scorso anno abbiamo disputato tante grandi partite e quest’anno vogliamo ripeterci. Ho tirato il rigore nella stessa direzione di domenica, non pensavo a un nuovo errore, ma solamente a segnare». E i guai di ieri sono diventati i sorrisi di oggi: forse la verve e il rilancio di domani.
La Gazzetta dello Sport