L’Europa League gli evoca brutti ricordi: era il 20 febbraio a Swansea e Rafael chiuse la sua stagione per la rottura del legamento crociato. «Peccato. Stavo cominciando a giocare con buona continuità». Poi lo stop che gli è costato anche il Mondiale. Ma adesso si sta riprendendo tutto. Titolare del Napoli e convocato per la seconda volta dal ct Dunga nella Selecao per le amichevoli contro Argentina e Giappone. «Sto vivendo un’opportunità incredibile». L’ombra di Pepe Reina non gli pesa: «Ho lavorato un anno con lui e ho imparato tanto, ma adesso vado avanti per la mia strada. Sono convinto delle mie qualità, ho conquistato sette titoli nella mia carriera a 24 anni e sono convinto di poter migliorare ancora». Insieme al Napoli. Il portiere respinge al mittente i venti di crisi. «Il nostro morale è alto nonostante un inizio difficile. La stagione è lunga e nulla è compromesso. Abbiamo un ottimo rapporto nello spogliatoio e dimostreremo il nostro valore». Stasera contro lo Sparta Praga l’occasione è propizia. «Dimentichiamo Bilbao. L’Europa League è un appuntamento importante, può dare lustro alla società».
La Repubblica