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Milan, Menez l’intoccabile. Torres verso la panchina

MILANO – Milan-Juventus torna big-match di vertice a San Siro a oltre due anni e mezzo di distanza della partitissima scudetto del febbraio 2012 che resterà nella storia per il gol fantasma di Muntari, con Allegri sulla panchina opposta. Da allora bianconeri e rossoneri hanno seguito traiettorie distanti. I piemontesi hanno vinto altri due scudetti duellando prima col Napoli e poi con la Roma. I lombardi hanno prima centrato un terzo posto in rimonta al fotofinish e poi vissuto un campionato deludente chiuso senza qualificarsi alle coppe europee.

SCOSSA PROPRIO CON LA JUVE –
Adesso invece le due squadre sono nuovamente appaiate in testa al campionato, complice la partenza sprint della formazione di Inzaghi. Il primo segno di riscossa del Milan è arrivato proprio contro la Juventus al Trofeo Tim dopo Ferragosto: una vittoria che ha ridato morale ai rossoneri rattristati dalle prestazioni deludenti nella tournée americana e in Spagna contro il Valencia. A Reggio Emilia invece è scattata la reazione che ha continuato a produrre effetti positivi con Lazio e Parma. Sabato sera Menez e compagni saranno chiamati alla conferma nella prima vera prova decisiva della stagione.

TORRES VERSO LA PANCHINA – Il francese in questo momento è il trascinatore della squadra rossonera. Neanche il recupero di Torres induce Inzaghi a modificare l’assetto con l’ex di Roma e Psg al centro dell’attacco nel ruolo di centravanti di fantasia. Lo spagnolo da ieri è tornato a lavorare al 100% insieme al gruppo. Oggi seduta di scarico in palestra per tutti i calciatori di Inzaghi, come succede prima del giorno di rifinitura. Ma il Niño dovrebbe accomodarsi in panchina contro la Juventus. Per lui sarebbe la prima convocazione “italiana” dopo il forfait di Parma dovuto a una leggera distorsione alla caviglia. A fianco di Menez l’altro punto fermo è Honda, in rete nelle prime due giornate. Da decidere chi completerà il tridente a sinistra: in lizza Bonaventura e il rientrante El Shaarawy.

DIFESA DA RIVOLUZIONARE – Confermato il centrocampo di lottatori con Poli, De Jong e Muntari. Novità obbligate in difesa a causa della squalifica di Bonera e degli infortuni di Alex e Diego Lopez. In porta Abbiati, al centro probabile coppia Rami e Zapata con Mexes sempre più ai margini del progetto tecnico di Inzaghi. Sulla fasce i terzini azzurri Abate e De Sciglio. Il giovane esterno sinistro continua a riscuotere simpatie all’estero: secondo indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra, l’Arsenal lo seguirebbe con interesse. Ma Inzaghi lo considera un elemento fondamentale. Non a caso una delle prime richieste fatte a Berlusconi dal nuovo tecnico in uno dei primi incontri ad Arcore era stata quella di fermare il corteggiamento del Real Madrid nei confronti di De Sciglio.

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Fonte: Repubblica

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