Atalanta, Colantuono: “Ancora non abbiamo fatto nulla. Felice per Bonaventura”
BERGAMO – Dopo la grande prestazione contro il Parma, al suo debutto con la maglia del Milan, Giacomo Bonaventura si prende elogi e prime pagine. Non può che parlar bene di lui Stefano Colantuono, il tecnico che l’ha lanciato e coccolato prima del grande salto: “Sono felice per lui perché è un ragazzo che nella nostra gestione è cresciuto molto – dichiara l’allenatore dell’Atalanta ai microfoni di Rtl – io gli sono stato anche abbastanza addosso: volevo fargli capire che, per crescere e diventare un giocatore di un certo tipo, doveva migliorare alcune cose. Lui ha capito perfettamente ed è migliorato, perché è un ragazzo veramente molto serio, tranquillo, sereno, con pochi fronzoli, non ha neanche un tatuaggio per dirne una. Sfugge un po’ dal prototipo del calciatore di oggi, è un giovane già maturo. Non l’ho sentito in queste ore: il suo debutto è arrivato ieri sera e starà ancora festeggiando, perché esordire col Milan e fare subito gol non è da tutti”.
“ATALANTA NON HA ANCORA FATTO NULLA” – Di motivi per sorridere, Colantuono ne ha altri, a cominciare dall’ottimo successo dei suoi ragazzi a Cagliari, dopo che nella scorsa stagione fuori dalle mura amiche i risultati non erano stati un granché: “Speriamo di mantenere questa tendenza perché l’anno scorso non è stato proprio così in effetti, specialmente nel girone d’andata – riconosce il tecnico orobico – in questi tre anni abbiamo fatto molto bene onestamente, ora l’inizio fa ben sperare però quest’anno lo dobbiamo ancora concludere, non vorrei che si pensasse che è già tutto risolto dopo due partite. Abbiamo fatto due buone gare: un pareggio in casa col Verona che è una squadra tosta, una vittoria fuori casa contro un avversario di tutto rispetto, perché sono convinto che a Cagliari faranno fatica in molti”.
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“PROSEGUIAMO CON LA NOSTRA FILOSOFIA” – “L’Atalanta sta proseguendo su un percorso che è di far crescere i ragazzi – continua Colantuono – intendiamo mantenere un’intelaiatura, uno zoccolo duro che ci permette ogni anno di fare dei campionati alla fine tranquilli e, anzi, al di là di ogni più rosea aspettativa, perché negli ultimi tre anni abbiamo toccato 50 punti, tutto qua. C’è tanto lavoro, una società seria dietro, un’organizzazione ottima, è tutta una serie di cose”.
“PERCHÉ DOBBIAMO PARLARE DI LOTITO?” – Sulle polemiche tra Marotta e Lotito, che hanno infiammato gli ultimi giorni, Colantuono si chiama fuori: “Io non entro in merito alla cosa – dice l’allenatore dell’Atalanta – se Lotito è stato in Nazionale, è andato a vedere la partita con la giacca della tuta come dicono probabilmente è perché il suo incarico in quanto Consigliere federale glielo consente, poi sta al buon senso di tutti. Ma perché dobbiamo sempre metterci in polemica? L’Italia ha fatto due belle partite ed è la cosa di cui stare a parlare, mica dobbiamo stare a preoccuparci di Lotito?”. serie A
- Protagonisti:
- stefano colantuono
- Giacomo Bonaventura