Bianchi: “Un professionista quale è Benitez non ha bisogno di un contratto a lunga scadenza”
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Ottavio Bianchi, allenatore
“86-87 Napoli uscito dalla Champions e poi vincitore dello scudetto? Non auguro a Benitez di passare quella settimana del dopo Tolosa. Mentre noi tornavamo a Napoli, eravamo in aereo, c’è stata una riunione carbonara in cui i giornalisti dicevano che l’allenatore doveva essere mandato via e sostituirlo. Ferlaino era molto sensibile all’opinione dei giornalisti per cui quando tornai a casa avvisai già la mia famiglia di preparare i bagagli perché al prossimo passo falso
mi avrebbero licenziato. Poi, sapete tutti come è finita la stagione.
L’Europa League non vale niente, non interessa a nessuno prima della semifinale ed infatti gli stadi sono vuoti. È come la coppa Italia, che ha importanza solo in finale.
Gli obiettivi del Napoli erano classificati e l’acquisto di un calciatore non è semplice perché ci sono gli ingaggi, i procuratori. Quando un calciatore viene dal Mondiale è sempre difficile metterlo in condizione ed avere rosa così ampia di calciatori sudamericani è un problema.
Io ho sempre voluto il contratto anno per anno e quelle poche volte che ho fatto il biennale, non è mai andata bene. Ora, nel mondo del calcio non è cambiato nulla. Un professionista quale è Benitez non ha bisogno di un contratto a lunga scadenza. Siccome non sono mai stato un super pagato, speravo di fare bene così da avere maggiore forza contrattuale”.
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