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Napoli ritrova Zuniga: dalle polemiche a titolare

Un anno dopo o poco meno: rieccolo, Camilo Zuniga, nuovamente arruolabile e a disposizione di Rafa Benitez. Una lunga attesa, un periodo trascorso tra cure, riabilitazione e allenamenti, che è finita a Marassi, per la prima di campionato. Il difensore colombiano è ritornato titolare sulla fascia sinistra, in quel settore dove nelle scorse stagioni ha corso decine e decine di chilometri, sotto lo sguardo attento di Walter Mazzarri, che l’ha saputo trasformare in esterno mancino lui che aveva sempre giocato a destra. S’è rivisto contro il Genoa, otto giorni fa, ed è stato suo l’assist che ha permesso a De Guzman, a tempo scaduto, di realizzare il gol vittoria, dopo 60 minuti di sofferenza.
Interrogativi La storia del suo ultimo periodo è paradossale: ad inizio ottobre 2013, firma il rinnovo del contratto col Napoli, fino al 2018, e nell’accordo viene inserita una clausola rescissoria di 30 milioni di euro, una cifra che nessun club al mondo spenderebbe per un giocatore normale, che di certo non è tra quelli che garantiscono la differenza in campo. Quella firma è una garanzia per il futuro. E allora, Zuniga pretende di operarsi, un intervento necessario per una pulizia al ginocchio destro, roba da 4-6 settimane di stop. E invece il colombiano riprende ad allenarsi nello scorso marzo e ritorna a giocare alla penultima di campionato, quando Benitez lo ripropone a sinistra, sempre a Marassi, ma stavolta contro la Sampdoria.
Sospetti L’ultimo Mondiale lo vede protagonista, con la Colombia gioca 4 partite su 5 e riesce pure a meritarsi la copertina di tutti i giornali del mondo per il fallo che commette su Neymar che impedirà al fuoriclasse del Barcellona di giocare la semifinale con la Germania. Dopo la parentesi brasiliana, Zuniga si presenta a Castelvolturno per iniziare la preparazione per la nuova stagione. L’impressione è che ci sia qualcosa che non funzioni più nel rapporto tra lui, De Laurentiis e Benitez che lo tiene fuori nelle prime amichevoli per poi restituirgli dignità a Ginevra, ad inizio agosto, contro il Barcellona, il club che l’avrebbe voluto dodici mesi fa, insieme alla Juve: operazioni rese impossibili dalle pretese economiche del presidente napoletano.
Nuova vita La presenza di Marassi non resterà tale, in ogni modo. L’infortunio di Ghoulam ha convinto l’allenatore spagnolo che, tutto sommato, l’esterno colombiano non è proprio uno sprovveduto e che il suo contribuito potrebbe essere importante per il futuro. Alla ripresa, contro il Chievo, la fascia mancina sarà sua.

La Gazzetta dello Sport

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