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Lazio, Felipe Anderson si scuote: “E’ ora di dimostrare il mio valore”

ROMA – Felipe Anderson sarà ricordato per sempre come uno degli acquisti più tribolati della storia della Lazio. La lunga telenovela che ha visto come protagonisti il club biancoceleste, il Santos e il famigerato fondo inglese – la Doyen Sport – ha caratterizzato il calciomercato laziale dell’estate 2013. Alla fine Lotito – dopo aver accusato di “schiavitù” i proprietari del cartellino del giocatore – è riuscito nell’impresa di portarlo nella Capitale, acquistandolo per poco più di 8 milioni di euro. Una cifra importante per un giocatore che all’epoca aveva appena compiuto 20 anni e che oltretutto era anche infortunato (saltò infatti la preparazione).

PRIMA STAGIONE IN SERIE A DA DIMENTICARE – Inevitabile riporre su di lui tante aspettative: “È il nuovo Hernanes”, si diceva. In realtà, alla sua prima stagione in Italia Felipe Anderson non è riuscito a sfondare, anzi. Ha accumulato complessivamente 985 minuti distribuiti in 20 presenze tra campionato e coppe, realizzando una sola rete e, soprattutto, sbagliando contro il Ludogorets il calcio di rigore che avrebbe permesso alla Lazio di qualificarsi al turno successivo di Europa League. Aveva scelto lui di calciarlo, fregandosene delle gerarchie (era Biglia il rigorista in quell’occasione) stabilite prima dalla partita dal tecnico Edy Reja. Dopo molte partite dal rendimento altalenante e caratterizzate da una personalità molto fragile, voleva mandare un messaggio forte. Ma purtroppo quel penalty lo ha calciato debolmente, preda facile per il portiere dei bulgari Stoyanov. A livello psicologico una botta tremenda. Che lentamente il giovane brasiliano ha tentato di superare, fino a lasciar intravedere un piccolo spiraglio di rinascita al termine del campionato scorso. Per questo la Lazio ha deciso di puntare ancora su di lui, senza cedere alla tentazione di mandarlo in prestito a farsi le ossa da qualche parte.

FELIPE ANDERSON: “È ORA DI DIMOSTRARE IL MIO VALORE” – Felipe ha apprezzato e durante la preparazione ha lavorato sodo per tornare a essere quel campioncino che aveva incantato in Brasile: “Questa volta ho avuto la possibilità di preparami senza infortuni. Sono felice, sto bene, sono carico e voglio che questo anno sia diverso da quelli precedenti”, ha detto ai microfoni di LazioStyleRadio. Anderson vuole partire subito forte, per mettere alle spalle la sconfitta con il Milan: “Dobbiamo prestare maggiore attenzione all’inizio, quel gol a Milano ci ha destabilizzati. Personalmente, dopo un anno di serie A, sono pronto per fare molto meglio. È arrivata l’ora di dimostrare il mio valore: nel calcio si può sempre migliorare, a partire dai sedici metri e dal punto di vista realizzativo. Quest’anno pensiamo da squadra e il mio obiettivo è quello di aiutarla in tutto e per tutto. Voglio diventare un protagonista di questo campionato”. Pioli lo ha provato da trequartista, da esterno e da mezzala: “In Brasile ho sempre giocato mezzala, quindi penso che anche qui posso far bene in quel ruolo. Pioli mi ha dato tanta libertà posso esser utile anche in altre posizioni. Il mister parla spesso con me e con gli altri miei compagni, mi piace molto il modo in cui lavora”.

ss lazio

serie A
Protagonisti:
felipe anderson

Fonte: Repubblica

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