Jorginho, centrocampista del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato: “Come sono stati questi primi 8 mesi in maglia azzurra? Meravigliosi, sono molto contento di quello che è successo così velocemente.
Coppa Italia? Ciliegina sulla torta: troppo bello poter vivere tutte queste emozioni.
Paragone Mandorlini-Benitez? Cambia molto, perché ognuno ha il suo modo di pensare e di fare, e dunque bisogna adattarsi a ciò che chiede l’allenatore.
Delusione Bilbao e riscatto a Genova? Bisognava voltare pagina dopo Bilbao, come abbiamo fatto su un campo come quello di Genoa, uno stadio molto caloroso e col cuore siamo riusciti a portare i tre punti a casa alla prima di campionato.
Noi vogliamo sempre vincere, ma ovviamente non è possibile farlo, anche se ci proviamo sempre: poi il gol a Genova è arrivato all’ultimo minuto ma il merito è della squadra che ci ha provato fino alla fine.
Scudetto? Noi dobbiamo pensare al presente e di vincere la prossima partita. Bisogna stare tranquilli, coi piedi per terra e pensare alla prossima gara. Siamo comunque la stessa squadra che ha fatto bene lo scorso anno, ed è chiaro che noi proviamo a vincere, certamente non vogliamo perdere.
Modulo? Io ho sempre giocato a tre, qui si gioca a due: come ho detto prima, io mi adatto a quello che chiede l’allenatore, per me non c’è alcun problema. Il mister decide come si deve giocare.
Nazionale? Certo, è il sogno di ogni bambino quello di vestire la maglia della Nazionale.
Campagna acquisti? Credo ci siamo rafforzati: chi è arrivato, è pronto a dare una mano e ad aiutarci per fare bene.
Esultanza con Henrique a Catania? Esultanza dedicata ad un nostro amico qui a Napoli che balla in questa maniera (ride, ndr)
Stagione lunga e importante Giochiamo sempre per vincere, ma ora pensiamo solo al Chievo Verona, la nostra prossima partita, come ho detto prima.
Vantaggio non giocare la Champions? Non lo so: la Champions era un mio sogno. Adesso è passata e dobbiamo pensare agli altri obiettivi.
Problemi di natura fisica per scarse prestazioni? Potrebbe anche essere, anche se so che in queste tre partite ho corso 12 km
Cosa ti piace di più di Napoli? Tante cose, ma soprattutto il cibo (ride, ndr). Dove vivo io c’è un bellissimo panorama, poi i tifosi come in Brasile sono molto calorosi e ti accolgono bene e ti fanno sentire a casa.
Leader? Siamo tutti leader in squadra, perché quando si sbaglia il compagno ti aiuta. Alcuni hanno di più questa qualità, ma tutti dobbiamo esserlo.
A chi ti ispiri? Da bambino ho sempre seguito Kakà.
Giuseppe Di Marzo