David Lopez e De Guzman a lezione da Benitez
Dieci giorni per il Chievo e due settimane giuste per lo Sparta Praga. Entrambi attesi al San Paolo. Potrebbe essere davvero cosa buona: spazio alle nazionali e ai tour intercontinentali (e non) per nove azzurri, mentre gli altri restano come previsto a lezione da Rafa. Breve o lunga la sosta, dipende dai punti di vista. Per il Napoli di sicuro può calzare a pennello, tenuto conto che ci sono volti (e piedi) nuovi da integrare in rosa, stavolta in senso fattivo. Provando cioè a concertare una sorta di full-immersion per l’assimilazione di schemi e movimenti. Gli ultimi arrivati De Guzman e (soprattutto) Lopez hanno bisogno dei necessari rudimenti per essere inseriti nei disegni tattici del tecnico spagnolo, ma agli stessi Michu e Koulibaly non fa comunque male dare una ripassatina ad un copione pressoché nuovo. L’intento è quello naturalmente di cogliere la seconda vittoria in campionato e, subito dopo, mettere già una piccola ipoteca sul passaggio di turno in Europa League.
BENITEZ. Ha diretto l’allenamento mattutino di ieri, per poi volare alla volta di Nyon, invitato per la 16esima edizione dell’Elite Club Coaches Forum, dove ci saranno (ieri e oggi) scambi di opinioni sui principali temi e problemi dei club in ottica europea , conditi da riflessioni e proposte da trasferire all’Uefa. La stessa che ha organizzato il meeting chiedendo al guru sir Alex Ferguson di presiederlo. Benitez sarà in buona compagnia, con gli italiani Inzaghi, Ancelotti e Allegri, ma tornerà in tempo utile per il training di domani a Castelvolturno, dopo aver saltato quello odierno.
IERI. Al netto di quelli sparpagliati per il pianeta, e con l’infortunato Higuain che torna in giornata, si sono viste facce distese e sorridenti per un allenamento suddiviso in due porzioni. La prima finalizzata ad un sostanzioso possesso palla e la seconda più individuale, attacco contro difesa. La sintesi di tutto sta nella partitina a campo parziale disputata da sette azzurri contro sette. E’ bene rilassarsi, anche perché la sosta lo permetterebbe, ma don Rafa ha come di consueto vigilato affinché ci sia il giusto relax ma con carica e concentrazione da mantenere sempre altissime. Poiché il 14 (ore 15) si tornerà a fare sul serio e la ripresa non potrà essere assolutamente morbida.
Corriere dello Sport