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La rivincita di Benitez: “Così i nuovi ci aiuteranno”

Prima i fatti, poi le parole. «Restiamo uniti, stando tutti dalla stessa parte possiamo andare molto lontano», hanno scritto sui loro profili Twitter tre azzurri, Michu, Inler e Mertens, passando subito all’incasso dopo la vittoria scacciacrisi di Genova. Pure i giocatori del Napoli si sono affrettati a chiamare a raccolta i loro tifosi, come aveva già fatto Benitez. Ma l’appello partito dalla squadra potrebbe avere qualche chance in più di non cadere nel vuoto: anche se intorno alla società resta forte l’amarezza per l’uscita di scena dalla Champions e non si placano le polemiche per la gestione del mercato. Provvidenziale il guizzo di De Guzman, che ha consentito alla squadra di conquistare in extremis il primo successo della stagione e ha garantito a De Laurentiis un argomento per difendersi dai suoi detrattori. La riscossa è stata firmata infatti proprio da uno dei tanto discussi rinforzi arrivati a fari spenti. Benitez è convinto che ritorneranno utili. «Non è stato possibile prendere dei top player, d’accordo, ma i giocatori che abbiamo scelto sono funzionali al nostro gioco e col tempo ci daranno lo stesso una bella mano», ha ribadito con più convinzione il tecnico. D’ora in poi, concluse le trattative fino a dicembre, Rafa dovrà preoccuparsi solamente di preparare al meglio l’organico a sua disposizione e dare un seguito al successo di Genova: un tonico prezioso per il morale della squadra e dei tifosi, che si ritroveranno al San Paolo il 14 settembre per la sfida con il Chievo, dopo la sosta. Il gol di De  Guzman ha riportato un po’ di calma, se non il sereno. Bene hanno fatto i giocatori a lanciare il loro appello con i tre punti già in tasca, senza chiedere fiducia a scatola chiusa all’indomani del tracollo a Bilbao. Higuain e compagni, sia pure con tanta sofferenza e troppi errori, avevano il dovere di tirarsi fuori dai guai da soli e lo hanno fatto, dando un’importante prova di compattezza e attaccamento. Il Napoli non è guarito, ma non è neanche in agonia. «Ci sono troppe esagerazioni, alla prima giornata di campionato. Sembrava che Juve e Roma avessero già vinto il titolo e noi fossimo da serie B…», ha allargato le braccia Benitez, sempre più insofferente alle pressioni del calcio italiano. E presto se ne aggiungeranno altre, legate all’incertezza sul contratto in scadenza. Non sarà una stagione facile, in campo e fuori. Il tecnico spagnolo continua ad avere una difesa colabrodo: 5 gol subiti in 270’. De Laurentiis deve invece fare chiarezza all’interno della società, con il settore scout in scadenza e il ds Bigon in discussione, nonostante abbia firmato fino al 2016. Il mercato non è andato secondo i piani e il presidente chiamerà presto tutti a rapporto, per capire di chi sono state le colpe. L’ambiente azzurro rimane incandescente: senza il gol di De Guzman sarebbero state due settimane di fuoco.

La Repubblica

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