ESCLUSIVA PA – Gaetano De Rosa: il modulo di Benitez non favorisce Insigne ed Hamsik

In vista della sfida di esordio della Serie A, PianetAzzurro ha intervistato in esclusiva un doppio ex azzurro e rossoblù: Gaetano De Rosa (Düsseldorf, 10 maggio 1973), ben 50 presenze col Genoa.

Gaetano, come giudichi il mercato svolto dal duo De Laurentiis-Bigon?

“Quando si parla di mercato è sempre complicato dare dei giudizi. Tutto sommato la società azzurra, seppur con un po’ di fatica, sta cercando di trovare la soluzione migliore per mantenersi competitiva. C’è ancora qualcosa da fare, il calcio ci insegna che le cose vanno fatto pian piano, al momento giusto con tutte le componenti al loro posto”.

Già si conoscevano da tempo certe lacune, non credi che una società come il Napoli si sarebbe dovuta muovere molto prima?

“C’erano i Mondiali, tutti hanno aspettato questa vetrina per valutare magari qualche calciatore che non si conosceva. Però, ho fiducia in Benitez che ha competenza internazionale e una conoscenza vasta di molti calciatori in giro per l’Europa. Per essere davvero competitivi non bisogna avere solo una squadra forte, ma occorre che tutte le componenti crescano e maturino insieme. Mi riferisco alla stampa, alla città, alla mentalità, alla società e alla squadra che vive, respira e si alimenta in questo contesto. Faccio un esempio; a me dispiace molto del clima che si sta creando intorno ad Insigne, un giocatore che ha ancora grandi margini di miglioramento, ma che ho la sensazione sarà costretto a dimostrare altrove il proprio talento in un ambiente meno prevenuto”.

Gaetano, che ne pensi del Genoa? Ha fatto un buon mercato? Ti convince?

“Conosco poco alcuni nuovi calciatori, ma conosco bene l’ambiente e Gasperini. Genova è una realtà che vive di calcio, loro partono dall’allenatore e da una società che sta cercando di venire fuori da certe difficoltà e stanno cercando insieme una strada per risalire la china ed essere più competitivi”.

Prima parlavamo di Insigne, ma anche Hamsik non sta rendendo secondo le proprie potenzialità. Non credi che il modulo adottato da Benitez non sia ideale per far rendere al meglio alcuni calciatori della rosa azzurra?  

“Sì! Non voglio criticare le scelte di Benitez, però certi giocatori hanno delle qualità che vanno utilizzate secondo le proprie caratteristiche. Ad esempio, Insigne dovrebbe essere apprezzato soltanto esclusivamente già per la grande dedizione e spirito di sacrificio nell’interpretare un ruolo che lo snatura dalle sue capacità e dalla sua indole pur di essere utile alla causa. Già partendo da questo presupposto tutti dovremmo riconoscere questo sacrificio a questo ragazzo giovanissimo che non viene messo nelle migliori condizioni di esprimersi. Anche Hamsik che all’inizio ha fatto grandi partite si è perso. Ma noi conosciamo le caratteristiche dello slovacco che ha bisogno di partire da lontano per esaltare le sue doti migliori di inserimento tra le linee e incisività. Se invece parte sempre di schiena sulla trequarti farà sempre più fatica. Comunque sono degli accorgimenti che toccherà a Benitez eventualmente ritoccare per ritrovare un grande giocatore come Hamsik”.

Che partita sarà Genoa-Napoli?

“Sarà bello vedere le coreografie delle due tifoserie per lo storico gemellaggio che fa onore al sistema. Poi, speriamo che sia una bella partita di calcio. È chiaro che il Napoli ha un potenziale maggiore e parte favorito. Sarà comunque un match molto tosto per gli azzurri”.

Dopo il mercato, pensi che la Roma sia la favorita per lo scudetto rispetto alla Juve?

“La Roma ha fatto un grande mercato, ha una squadra estremamente competitiva, ha un grande allenatore. La Juve resta la Juve per rosa, ambiente e storia. Certamente sarà un campionato più equilibrato rispetto allo scorso anno”.

Adesso passiamo ai tuoi pronostici. Roma-Fiorentina, Milan-Lazio e Torino-Inter?

“Vinceranno la Roma, il Milan e l’Inter. A proposito dei nerazzurri, quest’anno faranno molto bene perché Mazzarri ha avuto un anno per conoscere l’ambiente, per imporsi e per assemblare al meglio la squadra alle caratteristiche del proprio calcio”.

di Vincenzo Letizia