Juventus, Podolski e Falcao si allontanano. Coman in attacco la nuova idea
TORINO – A meno di una settimana dall’esordio stagionale in casa del Chievo, la “to do list” della Juventus è piuttosto impegnativa: aumentare la condizione fisica generale, ripassare i meccanismi della nuova difesa a quattro e consegnare ad Allegri il quinto attaccante.
Nel borsino bianconero calano le quotazioni di Podolski. L’Arsenal è eventualmente disposto alla cessione in prestito, ma il noleggio sarebbe comunque molto oneroso. Secondo l’Equipe, inoltre, il Wolfsburg avrebbe 12 milioni di euro da versare nelle casse dei Gunners per riportare in patria l’attaccante polacco naturalizzato tedesco, inseguito anche dai New York Red Bull.
Perde quota anche il sogno Falcao. Il colombiano, che guadagna quasi il triplo dei 4,5 milioni imposti dal tetto salariale bianconero, sulla sirena del mercato potrebbe lasciare il Monaco per il Real Madrid. Sempre in Francia, la Juve continua a monitorare Lavezzi, ma i rapporti con il Psg sono ai minimi storici. A proposito di “scontenti”, secondo Sportmediaset i bianconeri avrebbero fatto anche un sondaggio per Insigne, immediatamente respinto da De Laurentiis. E allora nelle ultime ore sono tornati di moda i nomi di Shaqiri ed Hernandez, finiti ai margini di Bayern Monaco e Manchester United. Entrambi rientrano nell’identikit tracciato da Marotta, che ha riattivato i contatti con i rispettivi entourage: lo svizzero e il messicano sono due seconde punte eclettiche e non costano troppo a livello di ingaggio. Il problema è che i loro club di appartenenza spingono per la cessione a titolo definitivo e respingono la formula proposta dalla Juve: prestito con diritto di riscatto.
Di sicuro la Signora non farà shopping per il semplice gusto di spendere. Ecco perché nelle ultime ore sta riconsiderando la possibilità di dirottare Coman dal centrocampo all’attacco. Il giovane francese, che ha passato a pieni voti i test estivi, potrebbe infatti agire da punta esterna di un ipotetico 4-3-3 o all’occorrenza da trequartista tra le linee del 4-3-2-1 o 4-3-1-2. La soluzione interna non esalterebbe i tifosi bianconeri, in attesa del botto finale di un’estate non proprio pirotecnica. Sono gli stessi tifosi che iniziano a rimpiangere un certo Mirko Vucinic: “E’ stato sicuramente difficile lasciare la Serie A, ma io vivo il calcio come un divertimento e voglio vincere anche con l’Al Jazira – ha spiegato il montenegrino ai microfoni di Sky Sport -. E’ sbagliato dire che il rapporto con la Juve si era rotto, il club si è comportato bene”. Vucnic non può dire altrettanto dell’Inter (“I nerazzurri? Non voglio entrare nel merito…”), “colpevole” di averlo sedotto e poi abbandonato a gennaio, quando il suo trasferimento da Vinovo alla Pinetina pareva cosa fatta: “Quello che è successo, per quanto mi riguarda, è la mia più grande delusione nel calcio italiano. Ma ora l’ho smaltita e ho ricominciato a guardare avanti. Il futuro? Spero di concludere la mia carriera a Lecce, ma solo se starò bene fisicamente: non vorrei giocare due partite sì e venti no”.
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