Hamsik depone una corona di fiori sotto la curva B.«Abbiamo devoluto l’incasso a sostegno di questa iniziativa – continua De Laurentiis – per favorire la costruzione di strutture sportive. E la sosterremo continuamente». La mamma d’Italia, così l’ha definita il patron azzurro, annuisce: «Scampia era il quartiere dove Ciro viveva e abbiamo deciso di partire da qui per lanciare il nostro messaggio». L’emozione si scioglie in un lungo applauso, poi al fischio d’inizio – niente cheerleaders e inno – i tifosi si fanno sentire e il clima cambia. Cori contro De Laurentiis (“Presidente, fuori i milioni” e“Meritiamo di più”) e contro i romanisti, chiaro sintomo che la tensione nei confronti dei sostenitori giallorossi è altissima. Napoli-Paok diventa quasi il contorno di una serata intensa e carica di significati che vanno al di là dell’agonismo calcistico.
Benitez, invece, lo chiede ai suoi giocatori e sceglie dal primo minuto anche chi come Gargano, bersagliato dal pubblico, Britos e Vargas non è sicuro di restare. Nessuno dei tre entusiasma. Le luci della ribalta sono tutte per Callejon che è già in forma Champions. Lo spagnolo salta l’uomo con facilità e ha un’intesa invidiabile con Hamsik. Lo slovacco scarica la rabbia accumulata di chi ha trascorso un’intera stagione senza entusiasmare. La partenza del capitano è intrisa di grinta. Si piazza dietro Zapata, apparso meno brillante rispetto all’amichevole con il Kaloni, e fa la differenza: cerca la posizione preferita, alza la testa e pennella assist. Quello al 3’ è perfetto: Callejon lo raccoglie, taglia la difesa greca e realizza con un pallonetto beffardo il vantaggio. Ci prova anche Hamsik, moderatamente soddisfatto della prestazione: «Non siamo ancora al meglio, ci stiamo preparando per il preliminare di Champions». La crescita deve essere completata. In mediana, ad esempio, Jorginho si fa vedere solo a tratti, Koulibaly, invece, è l’altra nota positiva. Il francese è sicuro accanto ad Albiol: ha senso dell’anticipo e velocità. Benitez lo conferma pure nella ripresa. Gli esperimenti sono altri: Hamsik comincia a sinistra, Dzemaili, invece, si piazza dietro la prima punta (Michu) con Mertens a destra. C’è spazio pure per Ghoulam e Inler: lo svizzero ha un buon impatto. Gli occhi sono puntati su Michu, l’attaccante prelevato dallo Swansea. Ha subito la possibilità di sbloccarsi sfruttando un errore difensivo del Paok, ma sbaglia davanti a Giakoumis e dimostra di essere a corto di fiato. Il ritmo cala vertiginosamente, Benitez al- terna tutti e dà spazio a Luperto, giovane talento della Primavera, e a Colombo, osannato dalla curva A e reattivo sulla conclusione di Pozatzdis. Il Paok si riversa in avanti e il Napoli ha praterie da sfruttare. Mertens dà a Pandev la possibilità di chiudere i conti: il macedone scheggia la traversa. Ci pensa poi Radosevic in pieno recupero a chiudere i conti.
Fonte: Repubblica