Felice e scudetto. Non avrebbe potuto avere un buongiorno migliore, Rafa, sfogliando ieri la stampa di casa sua: «E’ stato un passo difficile e rischioso lasciare il Real, però a Napoli sono felice. E insisto, continuo: puntiamo allo scudetto, è il nostro obiettivo» . Parole e musica di José Maria Callejon, lo scudiero che negli ultimi giorni di ritiro ha conquistato la passerella e i titoli per i (soliti) gol in amichevole, un po’ di voci di mercato e una storia di campo andata in archivio con la spiegazione piccata di Benitez. «Non c’è nessun caso: l’ho portato io, siamo in armonia perfetta e da qui non si muove». Vero Callejon? «Non mi muovo» .
TUTTO BENE. E allora, il vento spagnolo. Quello che ieri ha portato da Madrid nuove molto buone direttamente dalle colonne di Marca. «Il mio futuro?» . Sì, meglio partire dal punto focale e dalla questione decisamente più interessante: non è un mistero che il Chelsea, e dunque il vecchio maestro Mou, lo abbia corteggiato, e neanche che il Barça e l’Atletico Madrid abbiano provato a riportarlo in patria. A suon di milioni di euro (rifiutati da De Laurentiis). «Il mio futuro? Beh, posso dire che a Napoli mi trovo bene. Sto bene, sono felice e intendo proseguire l’avventura: la società e l’allenatore credono in me, hanno grande stima nei miei confronti, e sono stati molto soddisfatti del mio rendimento. Voglio arrivare il più lontano possibile».
VOGLIA SCUDETTO. Gol decisivi, assist, corsa, sacrificio e tanto altro nel primo anno azzurro di Callejon: ovvio che il Napoli straveda per lui, ovvio che i grandi club lo seguano con estremo interesse. José detto Calleti, però, a quanto pare ha le idee chiare. Screziate d’azzurro: «Cercherò di ricambiare la fiducia di tutti impegnandomi sempre al massimo: il fatto di giocare con continuità mi dà carica e stimoli, mi rende molto orgoglioso e altrettanto felice. E’ il massimo per un calciatore» . E non finisce mica così: la gamma delle prospettive per il futuro è stuzzicante e molto bene articolata. Si comincia così: «Beh, da un punto di vista personale spero di segnare ancora più gol di quelli realizzati la scorsa stagione» . Venti tra campionato (15), Champions (2) e Coppa Italia (3; a secco soltanto in Europa League); con tanto di scommessa vinta con Rafa, passato per una sorta di mago e indovino dopo la profezia estiva. Storie vecchie, Callejon ha un chiodo fisso nuovo di zecca: «Il nostro vero obiettivo è lo scudetto». Vamos.
RICETTA TRICOLORE. L’ambizione è il pane quotidiano. E il diktat è scritto: non fermarsi mai. «Sono reduce da un anno molto importante, Benitez mi ha aiutato molto, ma ora non voglio fermarmi: un giorno il sogno è giocare la finale di Champions, è qualcosa di unico, ma per il momento siamo realisti e pensiamo a passare il preliminare. Siamo ambiziosi e ovviamente ci teniamo a fare bene anche in Europa, ma siamo anche consapevoli che non sarà facile arrivare a coronare il sogno-finale: ci sono tante squadre forti». Non resta che farsi gli affari italiani: «Sì, ripeto: il nostro obiettivo stagionale è lo scudetto» . Idee al riguardo? «L’anno scorso abbiamo disputato una stagione positiva, finendo terzi in campionato e facendo anche un ottimo girone di Champions, ma per diventare campioni d’Italia dobbiamo evitare di perdere punti con le squadre piccole» . Annoso problema.
«Sono proprio quei punti, a pesare in maniera decisiva alla fine della stagione».
Corriere dello Sport