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Tevez choc, il padre vittima di un sequestro lampo

Il padre adottivo di Carlos Tevez, attaccante argentino della Juventus, è stato vittima di  un sequestro a Moron, alle porte di Buenos Aires. Lo riferisce la stampa locale, senza però chiarire se l’uomo sia stato già liberato, come però riferisce la versione on-line del quotidiano Clarin. Il giocatore ha lasciato immediatamente il ritiro e si è messo subito in viaggio verso il Sud America.
Juan Carlos Cabrera, questo il nome dell’uomo, era al volante della propria auto tre le 5 e le 7 di stamane. La vettura, a quanto pare, è stata ritrovata 2 ore dopo nella località di Villa Devoto. Lo stesso Clarin fa riferimento ad alcune voci, secondo cui la famiglia avrebbe già pagato un riscatto. Sull’avvenuta liberazione, però, mancano conferme ufficiali. 
Le fonti  consultate dal Clarin raccontano  di due diverse telefonate con richieste di denaro e di due denunce. Nella seconda chiamata, in particolare, sarebbe stata chiesta una  cifra più alta e sarebbe stata confermata l’identità della persona sequestrata. Il quotidiano La Nacion, nella sua edizione online, afferma che i rapitori avrebbero chiesto un riscatto ‘milionario’. 

fonte – sky.it

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!