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Mercato Napoli: Bigon a Bruxelles per incontrare Fellaini

LA CONFERMA. E allora, il grande blitz che, questa volta, non può passare per un grande bluff: le tracce del passaggio di Bigon su Bruxelles sono ineluttabili, e tra l’altro nel medesimo albergo c’è anche un gruppetto di napoletani. La notizia fa il giro in un lampo, e Radio Kiss Kiss Napoli intervista pure i testimoni oculari: bim-bam e via. Ciò che doveva restare segreto emerge e monta sull’onda del progresso, e a nulla servono le smentite di rito: perché anche Fellaini conferma la storia ad amici e parenti. Il Napoli lo cerca, lo vuole, lo corteggia e gli riferisce la stima di Rafa.

PROFILO PERFETTO. Sì, Benitez è decisamente attratto dalla prospettiva di contare su un giocatore poliedrico come lui: centrocampista puro o anche trequartista alle spalle della punta, strapotere fisico – 85 chilogrammi distribuiti su 194 centimetri -, 26 anni di personalità, tecnica ed esperienza internazionale da vendere. Nel curriculum, oltre allo Standard Liegi e all’Everton, ci sono soprattutto il Manchester United, che un anno fa lo acquistò proprio dal club di Liverpool per 33 milioni di euro (o giù di lì), e un ottimo Mondiale con la Nazionale belga. Insieme con Dries Mertens. Il profilo è davvero perfetto.

LA RICHIESTA. A dare più forza all’idea del Napoli, poi, è arrivato il cambio sulla panchina dello United: via Moyes, il suo mentore, e dentro Van Gaal. Che, per cominciare, punta Vidal e si fa prendere Ander Herrera dall’Athletic Bilbao. Fellaini finisce sul mercato, ma con cautela: evitare un flop economico, dopo l’investimento del 2013, è il diktat. E allora? La proposta azzurra allo United: prestito, please. Risposta: prestito oneroso, per qualcosa più di 3 milioni di euro, e ne parliamo. Fermo restando una serie di problemi legati all’ingaggio.

A BRUXELLES. Bene, che si fa? Un blitz, ovvio: domenica Bigon si fionda a Bruxelles e incontra il giocatore – da ieri di nuovo al lavoro a Carrington mentre i Red Devils sono negli States – e il suo manager. Chiacchierata di oltre due ore, illustrazione del progetto e risposta: la destinazione e l’idea di giocare con Rafa – e in Champions – meritano grande attenzione. Un po’ problematico, invece, è il nodo-ingaggio: Fellaini, attualmente, ha uno stipendio molto superiore ai 3 milioni a stagione. La grande amicizia che lega D’Onofrio e Bigon, però, potrebbe facilitare l’operazione.

Corriere dello Sport

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